“Vado a lavare l’auto” ma scompare nel nulla, abbandona moglie e tre figli piccoli
L’abbandono familiare porta a condanna: una storia da Cuneo
Una partenza inaspettata
Un muratore lombardo residente nel Cuneese, ha annunciato alla sua famiglia di voler uscire per lavare la macchina, un pretesto che si sarebbe rivelato l’inizio di un lungo abbandono.
Questo gesto apparentemente banale ha segnato l’ultima volta che moglie e figli hanno visto l’uomo, il quale ha scelto di non fare ritorno a casa, lasciando dietro di sé solo domande e incertezze.
La vicenda, che si protrae da quasi tre anni, è stata riportata dal quotidiano locale Cuneodice, evidenziando le complesse dinamiche familiari che hanno preceduto e seguito l’abbandono.
La lotta di una moglie per il sostegno
Nonostante le difficoltà domestiche già esistenti, la scomparsa dell’uomo ha lasciato la moglie a gestire da sola il benessere dei tre figli minorenni, oltre ad altri due figli avuti da una precedente relazione.
La donna, determinata a garantire il sostentamento della sua famiglia, ha denunciato l’ex compagno ai carabinieri, riuscendo a rintracciarlo in Lombardia dove aveva ricominciato la sua vita.
La denuncia aveva come principale obiettivo quello di ottenere un contributo economico per il mantenimento dei bambini, sottolineando la ripetitività del comportamento dell’uomo, già accusato di non aver sostenuto economicamente nemmeno i figli avuti da una precedente compagna.
Conseguenze legali dell’abbandono
Il tribunale di Cuneo, esaminando le prove dell’abbandono familiare e la capacità economica dell’uomo di fornire supporto ai suoi figli, ha emesso una sentenza di sette mesi di reclusione, con la pena sospesa a condizione che l’uomo provveda al pagamento degli assegni di mantenimento e a un risarcimento di 1500 euro per ogni figlio entro tre mesi.