Curiosità e speranza di giustizia si intrecciano nel Palazzo di Giustizia di Brescia in attesa della revisione del caso Erba.
La mattina del 1° marzo ha visto una folla di persone radunarsi fuori dal Palazzo di Giustizia di Brescia, con l’intento di assistere alla discussione sulla richiesta di revisione della sentenza che ha visto Olindo Romano e Rosa Bazzi condannati all’ergastolo per la strage di Erba.
Tra i presenti, la signora Mary, che testimonia l’incredibile affluenza: “Sono arrivata qui alle 7, ma c’era già una coda impressionante, almeno una trentina di persone”.
La presenza di persone arrivate da Padova, Parma e Piacenza evidenzia l’interesse nazionale che il caso continua a suscitare.
Durante l’udienza, la discussione si è conclusa con una richiesta di rinvio da parte dei legali di Romano e Bazzi, sottolineando l’esistenza di nuove prove che potrebbero ribaltare la sentenza di condanna.
“Tutti vogliono sapere la verità, ma credo che ci vorrà ancora molto tempo. Oggi hanno parlato a lungo,” condivide Mary, riflettendo sul desiderio comune di giustizia e sulle complessità del sistema legale in casi così delicati e carichi di emozioni.
Il processo ha anche offerto un momento di riflessione sulle figure di Romano e Bazzi, presenti in aula e descritti da Mary come visibilmente cambiati negli anni di detenzione.
La prossima udienza, fissata per il 16 aprile.