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Mafia a Bari, nessun voto doveva andare perduto, per la moglie di Olivieri, vedette nei seggi e malviventi fuori dai plessi scolastici

Un’inchiesta rivela un sistema di corruzione elettorale organizzato da clan mafiosi durante le elezioni comunali del 2019 a Bari, con conseguenti arresti.

Interventi mafiosi nelle elezioni comunali

Durante le elezioni comunali di maggio 2019 a Bari, si è svolto un intricato gioco di potere e corruzione, come evidenziato dagli atti dell’inchiesta “Codice Interno” condotta dalla Dda di Bari.

La candidata Maria Carmen Lorusso, affiliata a un’ampia rete di supporto mafioso, è stata al centro di operazioni illegali che hanno distorto l’esito delle elezioni.

Lorusso, sposata con l’avvocato Giacomo Olivieri e figlia dell’ex oncologo Vito Lorusso, ha beneficiato del sostegno quasi unanime dei clan mafiosi della città, risultando eletta e successivamente passando dalla coalizione di centrodestra a quella di centrosinistra.

Metodi coercitivi e promesse

L’operazione ha coinvolto metodi coercitivi e promesse per garantire voti a Lorusso.

Tra le strategie impiegate vi erano la presenza di vedette esterne e interne ai seggi elettorali, compito assegnato a membri dei clan con ruoli specifici come rappresentanti di lista.

È stato riportato anche l’intervento diretto di pregiudicati per allontanare vigili urbani dai seggi, al fine di mantenere il controllo sul processo elettorale.

Le promesse di rappresaglie fisiche nei confronti di coloro che non mantenevano l’impegno di voto sottolineano ulteriormente la gravità delle manipolazioni avvenute.

Il coinvolgimento di figure chiave

Olivieri non si è limitato a comprare voti attraverso denaro, buoni benzina o spesa, o promesse di impiego. Ha orchestrato un sistema di coinvolgimento diretto di figure mafiose nel processo elettorale, designando specifici compiti per massimizzare l’influenza sui risultati delle elezioni. Tra i coinvolti vi è Michele Nacci, legato al capo clan del San Paolo Andrea Montani “Malagnac”, che illustra l’ampia rete di contatti e l’organizzazione sottostante alle operazioni di corruzione elettorale.