Indagine aperta per la morte di una 12enne americana a Prata di Pordenone: nel mirino il medico che l’aveva visitata.
In una frazione di Prata di Pordenone, la scoperta del corpo senza vita di una giovane americana di 12 anni ha scosso la comunità. La ragazza, figlia di un militare statunitense di base ad Aviano, è stata trovata morta nel suo letto dal padre il 5 marzo, dopo essere stata visitata in ospedale due giorni prima. Ora, il nome del medico dell’Ospedale civico di Pordenone che l’aveva in cura è entrato nel registro degli indagati. “La pm, Federica Urban, titolare del fascicolo aperto per il reato di omicidio colposo, ha anche nominato un collegio di consulenti tecnici,” riportano le fonti ufficiali.
La tragedia segue un incidente sportivo avvenuto il primo marzo, quando la ragazza si è infortunata al ginocchio giocando a football americano. Nonostante il dolore persistente, le visite mediche, comprese radiografia ed ecografia, non hanno rilevato fratture, e la giovane è stata dimessa con la prescrizione di un antidolorifico. “Dimessa con la prescrizione di un antidolorifico e qualche giorno di riposo,” la narrazione degli eventi conduce a una conclusione inaspettata e tragica con la morte della ragazza pochi giorni dopo.
La procura ha avviato un’indagine approfondita, inclusa l’autopsia programmata per il 12 marzo, con l’obiettivo di determinare le cause esatte del decesso e valutare eventuali responsabilità mediche. La possibilità di una embolia causata da una trombosi venosa profonda post-infortunio è una delle ipotesi al vaglio, ma le conclusioni rimangono aperte fino ai risultati definitivi. “Tra le ipotesi, anche quella di una embolia causata da una trombosi venosa profonda dopo l’infortunio sportivo, ma il condizionale è d’obbligo,” sottolinea l’importanza di un’attenta valutazione delle circostanze.