Un gravissimo episodio di violenza ha scosso il centro di Frosinone, dove una sparatoria all’interno di un bar ha lasciato una persona morta e tre ferite, una delle quali in gravi condizioni
La sparatoria, scaturita al culmine di una lite tra due gruppi di individui di origine albanese, ha trasformato un normale pomeriggio in un momento di terrore. Tra gli avventori del bar, presenti in circa cinquanta al momento dell’incidente, è scattato il panico quando sono stati esplosi almeno dieci colpi da un’arma semiautomatica. La vittima, un trentenne già noto alle forze dell’ordine, è stata colpita mortalmente al petto da un singolo proiettile.
Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente, conducendo indagini che hanno portato all’arresto di un giovane di 23 anni, di nazionalità albanese, identificato come l’autore degli spari. Ancora in corso sono le ricerche di tre complici, implicati nell’episodio che sembra essere radicato in una lotta per il controllo del territorio e dello spaccio di stupefacenti. La gravità degli eventi ha spinto il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, a richiedere la convocazione di un Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, in risposta all’escalation di violenza che affligge la città.
L’attacco ha lasciato la città di Frosinone in uno stato di profondo turbamento, con il sindaco che esprime il proprio sgomento di fronte a una violenza così inaudita e improvvisa. L’incidente segue una serie di episodi criminosi che hanno recentemente interessato l’area, tra cui l’aggressione di un assessore comunale, alimentando il dibattito sulla sicurezza pubblica e la necessità di misure immediate per garantire la pace sociale.