Morgan espone la sua visione per un Festival di Sanremo con più integrità culturale e meno enfasi sulle vendite, mentre si prepara per una competizione artistica contro Fiorello
Il cantautore Morgan, noto per le sue prese di posizione contro la commercializzazione eccessiva della musica, si è espresso chiaramente sulla necessità di riportare dignità culturale al Festival di Sanremo. Con le recenti dichiarazioni di rinnovamento alla guida artistica del festival da parte della Rai ancora in sospeso, Morgan propone un ritorno alle radici artistiche, sottolineando come la manifestazione debba emanciparsi dalla “bolla torbida” delle vendite e dei numeri. “Ripristinate un po’ di dignità culturale, uscite dalla bolla torbida del continuare a sostenere le vendite, i numeri,” afferma, sollecitando un cambiamento.
Morgan ha anche rinnovato l’invito al Maestro Riccardo Muti di unirsi a lui nella direzione artistica del Festival del 2025, non per la sua competenza in materia di canzone pop, ma per il suo innegabile sapere musicale. Nel frattempo, anticipa l’uscita del suo nuovo album “E quindi insomma ossia”, in collaborazione con Pasquale Panella, marcando il suo primo progetto di inediti in diciassette anni. “Suono io tutti gli strumenti e firmo anche arrangiamenti e orchestrazioni,” rivela Morgan, evidenziando la sua poliedricità artistica.
In un gesto audace, Morgan lancia una sfida diretta a Fiorello, figura di spicco nelle ultime edizioni di Sanremo, proponendo una competizione basata su quattro prove artistiche: canto, strumentazione, interpretazione e recitazione. “Volevo dire una cosa a Fiorello, il vero direttore artistico di Sanremo: perché non mi sfida?” chiede Morgan, proponendo un confronto che lascerebbe al pubblico la scelta del prossimo direttore artistico del Festival.