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Caldo estremo in Brasile: a Rio de Janeiro registrati 62.3 gradi di temperatura percepita, “Come essere in un forno”

Temperature record e disagi sotto il sole di Rio de Janeiro: la città brasiliana registra una temperatura percepita di 62.3°C, segnando un picco storico dal 2014.

Un caldo senza precedenti

Nei giorni scorsi, Rio de Janeiro, una delle metropoli più vivaci del Brasile, ha affrontato un’ondata di calore eccezionale, con una temperatura percepita che ha raggiunto i 62.3°C. Questo evento ha segnato il punto più alto mai registrato dalla nascita del sistema di monitoraggio Alerta Rio nel 2014. La situazione climatica ha provocato non solo stupore ma anche preoccupazione tra i residenti. Sara, una donna italiana di 31 anni che vive a Rio da cinque anni, ha condiviso la sua esperienza, evidenziando come il calore di questi giorni sia qualitativamente diverso da quello a cui era abituata. Ha ricordato come, già a novembre, la città avesse sperimentato temperature vicine ai 60°C, ma l’intensità attuale del calore l’ha colpita particolarmente. “Un caldo così non l’avevo mai sentito,” ha detto Sara, sottolineando l’importanza dell’aria condizionata, ormai indispensabile per affrontare le giornate.

Tra spiagge affollate e sfide quotidiane

L’incremento delle temperature ha spinto molti, compresa Sara, verso le spiagge di Ipanema e Copacabana, note per essere luoghi di rifugio dal calore opprimente. Tuttavia, anche in questi luoghi all’aperto, la “cappa di calore” resta palpabile, rendendo la permanenza in casa quasi insopportabile senza l’uso dell’aria condizionata. Questa situazione estrema ha effetti tangibili sulla vita quotidiana delle persone, influenzando sia gli adulti che i bambini, come il figlio di Sara, di soli 2 anni, visibilmente turbato dal caldo. Nonostante ciò, la sera porta con sé un leggero abbassamento delle temperature, offrendo un breve sollievo dalle condizioni diurne.

Riflessioni e consigli in un clima che cambia

Sara riflette sulla variabilità climatica degli ultimi anni, evidenziando come il cambiamento delle stagioni e le fluttuazioni temperature stiano diventando sempre più imprevedibili. L’esperienza diretta con il turismo le ha permesso di confrontare le reazioni dei visitatori stranieri con quelle degli abitanti locali, notando come i primi trovino particolarmente difficile adattarsi al caldo estremo di Rio. Le autorità sanitarie continuano a promuovere la consapevolezza e a fornire consigli per mitigare gli effetti del caldo, come evitare l’esposizione durante le ore più calde e idratarsi costantemente. Sara, concludendo, sottolinea come il fenomeno del caldo estremo non sia isolato a Rio ma si inserisca in un contesto globale di “tempo pazzo”, con impatti diffusi che sfidano le nostre abitudini e la nostra capacità di adattamento.

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Lorenzo Costantino