Ancora avvolta dal mistero la morte ad Amsterdam del ragazzo 20enne pugliese, vicino al suo corpo c’era la scheda SIM, ma il telefono rimane introvabile
Il mistero avvolge la tragica scomparsa di Alessio Giannaccari, 20 anni, ritrovato morto ad Amsterdam. Indagini in corso per chiarire le cause.
Un tragico ritrovamento
La mattinata di martedì 19 marzo ha portato alla luce una scoperta sconvolgente: il corpo senza vita di Alessio Giannaccari, un giovane di 20 anni originario di Lecce, è stato trovato nei pressi dei binari della ‘Holendrecht metro station’, situata nella periferia sud-est di Amsterdam. Il giovane, scomparso da tre giorni, lascia dietro di sé non solo il dolore della famiglia e degli amici ma anche molti interrogativi. Tra gli oggetti rinvenuti, manca il cellulare del ragazzo, mentre emerge la presenza di una sim card intestata al padre. Gli elementi raccolti non fanno che accrescere il mistero sulla sua morte, con indagini ancora aperte su tutte le possibili cause, inclusa quella del suicidio, ipotesi questa fermamente rifiutata dai suoi cari.
La vita di Alessio a Amsterdam
Alessio Giannaccari aveva lasciato il Salento circa un mese prima del tragico evento, trasferendosi ad Amsterdam con l’intento di iniziare una nuova vita lavorando come cameriere. La sua improvvisa scomparsa e successiva morte hanno lasciato sgomenti non solo i familiari ma anche gli amici più stretti, che lo descrivono come un ragazzo pieno di vita e lontano da qualsiasi tipo di disagio psicologico. “Non può aver mai fatto una cosa del genere. Lo conosco da quando avevamo 12 anni. Era un inno alla vita”, afferma con convinzione un’amica, negando categoricamente l’ipotesi del suicidio.
Le indagini in corso
La salma di Alessio resta al momento a disposizione dell’autorità giudiziaria olandese, in attesa degli esiti dell’esame autoptico e degli esami tossicologici, previsti per chiarire ulteriori dettagli sulla causa della morte. Anche i filmati delle telecamere di sorveglianza nella zona sono oggetto di analisi, nella speranza di fornire risposte a questo enigma doloroso. Nel frattempo, i genitori di Alessio sono rientrati in Italia, portando con sé il peso di una perdita immensa e l’attesa di poter finalmente riabbracciare il loro figlio, una volta completate tutte le formalità necessarie.