Bambino di 5 settimane perde la vita a causa di una frattura al collo e 28 costole rotte, “Il padre di 29 anni è il colpevole”
Una tragedia familiare in Inghilterra termina con la condanna dei genitori di Ollie, un neonato di cinque settimane, per il suo decesso nel 2017.
Condanna per i genitori del piccolo Ollie
La corte di Leicester ha emesso un verdetto che segna la conclusione di un doloroso capitolo per la famiglia di un neonato di appena cinque settimane, Ollie. Michael Davis, 29 anni, è stato giudicato colpevole di omicidio e lesioni personali gravi verso il figlio, un crimine per cui ora rischia l’ergastolo. D’altra parte, Kayleigh Driver, 31 anni, è stata assolta dall’accusa di omicidio ma trovata colpevole per aver causato o consentito la morte del figlio. La coppia dovrà presentarsi il prossimo 10 aprile a Loughborough per la sentenza definitiva.
Dettagli agghiaccianti sulla morte di Ollie
Il piccolo Ollie è stato trovato privo di vita nella sua stanza a Temple Walk nel 2017, con segni di fratture multiple – al cranio, alla clavicola, alle braccia e una fatale al collo. “Sebbene non possiamo identificare con certezza il meccanismo preciso, i medici impegnati in questo caso da tutte le parti concordano sul fatto che la lesione al collo ha portato alla compressione del midollo spinale, che a sua volta ha fermato il respiro di Ollie“, ha spiegato il procuratore Jonas Hankin, evidenziando la gravità delle ferite subite dal bambino, inflitte tra i quattro e gli otto giorni prima della sua morte.
Reazioni e conseguenze della tragedia
Gli esperti medici coinvolti nel caso hanno confermato che le lesioni di Ollie non erano accidentali, ma il risultato di gravi abusi fisici. Nonostante le smentite dei genitori, le prove e le testimonianze hanno portato alla loro condanna. La famiglia ha espresso il proprio dolore in una dichiarazione: “Hai sciolto i nostri cuori con quei grandi occhi azzurri. Il nostro piccolo raggio di sole. Siamo rimasti con un tale vuoto nei nostri cuori. Ollie, la vita non è mai più stata la stessa. Sarai sempre con noi”.