Flavio Briatore operato d’urgenza al San Raffaele, scoppia la polemica: “Non vivi in Italia, non puoi usufruire del sistema sanitario nazionale” e lui ripsonde a tono
Flavio Briatore ha recentemente affrontato una sfida imprevista quando è stato diagnosticato un tumore benigno al cuore durante un controllo di routine presso l’ospedale San Raffaele di Milano
Briatore, noto per il suo passato nell’industria automobilistica e nell’intrattenimento, ha condiviso il suo percorso emotivo e fisico durante un’intervista al Corriere della Sera.
“Quando mi sono svegliato, l’analisi era chiara: tumore benigno, da operare subito”, ha dichiarato Briatore, riflettendo sul momento in cui è stato informato della sua condizione medica. La notizia ha provocato una serie di emozioni, dall’angoscia alla determinazione. Briatore ha rivelato di aver pensato al suo figlio, Falco, di soli 14 anni, e di aver pregato per il suo benessere durante i giorni precedenti all’intervento chirurgico.
La diagnosi inaspettata ha portato Briatore a concentrarsi sulla sua salute e sulle sue priorità.
“In questi casi sei un po’ fatalista”, ha ammesso. Tuttavia, ha espresso gratitudine per il sistema sanitario italiano e per il supporto ricevuto dai chirurghi del San Raffaele. “La sanità italiana ha centri di eccellenza a livello internazionale, con i migliori chirurghi al mondo”, ha sottolineato. “Quando hai la vita in mano a gente così preparata, quello che succede è un po’ il tuo destino”.
Durante il periodo di ricovero e recupero, Briatore ha trovato conforto nella presenza dei suoi cari, compresa l’ex moglie Elisabetta Gregoraci e il figlio Nathan Falco. “La sera dell’intervento ero completamente fuori uso, in rianimazione, e mio figlio continuava a chiedere alla madre di potermi parlare prima di andare a letto”, ha raccontato Briatore, riflettendo sul supporto emotivo ricevuto da suo figlio durante quel momento difficile.
Critiche ricevute per la sua decisione di curarsi in Italia anziché a Monte Carlo
Briatore ha difeso la sua scelta. “Per curarmi a Milano ho pagato, non l’ho fatto gratis”, ha precisato. Ha anche ribadito il suo rispetto per il sistema sanitario italiano, evidenziando il suo impegno nel pagare le tasse in tutti i paesi in cui ha attività.
Inoltre, Briatore ha utilizzato la sua esperienza per sollevare una discussione sulla prevenzione e sul diritto universale alle cure mediche. Ha sottolineato l’importanza dei controlli medici regolari e ha criticato l’idea che la prevenzione sia “roba da ricchi”. “Dovremmo tutti poter fare i check up”, ha affermato. “Ci sono cose per le quali centro, destra e sinistra dovrebbero essere uniti, e una è il diritto alla salute”.