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Panatta polemizza, “Sinner ha scavalcato Pietrangeli? Nicola all’epoca la classifica se la faceva lui!”

Jannik Sinner sale al numero 2 mondiale: un traguardo storico per il tennis italiano

Una vetta mai raggiunta

Jannik Sinner ha fatto la storia del tennis italiano scalando la classifica ATP fino a raggiungere il prestigioso secondo posto mondiale, un traguardo senza precedenti per un tennista del Bel Paese. Questo eccezionale risultato arriva dopo la sua vittoria nell’ATP 1000 di Miami, dove ha sconfitto Dimitrov in finale, superando così Carlos Alcaraz. Da quando le classifiche ATP sono state introdotte con un sistema di punteggio oggettivo negli anni ’70, nessun italiano aveva mai ottenuto un piazzamento così alto. Prima di Sinner, il record italiano apparteneva a Nicola Pietrangeli, che aveva raggiunto la terza posizione in un’epoca in cui il ranking era determinato dai giornalisti a fine anno.

Le reazioni del mondo del tennis

Il successo di Sinner ha suscitato reazioni entusiastiche nel mondo del tennis italiano. Adriano Panatta, attraverso le pagine del Corriere della Sera, ha scherzosamente punzecchiato Pietrangeli riguardo la sua posizione nel ranking storico, celebrando il traguardo di Sinner. Nicola Pietrangeli, dal canto suo, ha espresso grande ammirazione per il giovane talento, respingendo ogni accusa di invidia e sottolineando la superiorità tecnica e sportiva di Sinner, nonostante il rispetto per i record storici.

Sinner, un talento fuori dal comune

Con 21 vittorie e solo una sconfitta nel 2024, Jannik Sinner si conferma come uno dei protagonisti assoluti del circuito internazionale. Adriano Panatta lo ha definito un “alieno” per la sua capacità di dominare gli avversari con una solidità impressionante. La sua ascesa non sembra conoscere ostacoli, e molti prevedono che possa superare anche il numero 1 del mondo. La rivalità con Alcaraz promette di essere il nuovo grande duello del tennis mondiale, ricordando le epiche sfide tra Federer e Nadal, con Sinner visto da molti come il futuro dominatore grazie alla sua incredibile consistenza in campo.

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Lorenzo Costantino