Italia & Dintorni

Bari, indagini serrate sull’omicidio di “Lello” Capriati, ancora ignote le generalità di chi era nell’auto con il nipote del boss


L’indagine sull’omicidio di Raffaele Capriati, 39 anni, nel quartiere Torre a Mare di Bari, si intensifica, con la Direzione Distrettuale Antimafia alla ricerca di testimoni chiave e prove video.

Focus sull’indagine

L’omicidio di Raffaele Capriati, avvenuto nella serata di Pasquetta a Bari, continua a tenere banco nelle cronache di cronaca nera e nelle attività investigative della Squadra Mobile locale. Capriati, nipote del noto boss Antonio, è stato brutalmente ucciso con quattro colpi di pistola mentre si trovava all’interno di un’auto nel quartiere Torre a Mare. La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari sta coordinando le indagini in questo intricato caso che sembra affondare le radici nelle dinamiche del crimine organizzato.

Le prove video al centro delle attenzioni

Un elemento chiave dell’indagine è rappresentato dalle immagini di videosorveglianza raccolte nella zona del delitto. Queste registrazioni sono attualmente sotto esame nella speranza di fornire dettagli cruciali sugli ultimi momenti di vita di Capriati e sull’identità dell’assassino o degli assassini. Secondo quanto riferito dall’Ansa, gli investigatori credono che una persona fosse presente nell’auto assieme a Capriati al momento dell’omicidio, una testimone chiave che potrebbe aver assistito direttamente all’accaduto prima di fuggire dal luogo del crimine.

Caccia al testimone

La ricerca della persona che si trovava con Capriati al momento del suo omicidio è diventata una priorità per gli inquirenti. Questa testimone potrebbe fornire informazioni vitali non solo sull’identità dell’assassino, ma anche sul contesto e sui possibili motivi dietro l’agguato mortale. La fuga immediata dopo il delitto aggiunge ulteriori complessità all’indagine, ma evidenzia anche il potenziale terrore e la confusione scaturiti in quei momenti critici.

Le indagini sull’omicidio di Raffaele Capriati si muovono su più fronti, con gli investigatori che lavorano incessantemente per fare luce su questa tragedia e assicurare alla giustizia i responsabili di un crimine che ha scosso profondamente la città di Bari e, in particolare, il quartiere di Torre a Mare. La speranza è che il recupero e l’analisi delle immagini di videosorveglianza possano aprire nuovi orizzonti investigativi e portare, infine, alla verità.