In un tragico episodio avvenuto a Torre a Mare, la Squadra Mobile di Bari ha identificato una donna coinvolta nell’agguato che ha visto la morte di Raffaele Capriati, colpito da quattro proiettili.
La Squadra Mobile di Bari ha fatto importanti progressi nell’indagine sull’omicidio di Raffaele Capriati, avvenuto la sera di Pasquetta.
Capriati, di 39 anni e nipote del noto boss Antonio, è stato assassinato a Torre a Marein un agguato che gli è costato la vita a seguito di almeno quattro colpi di arma da fuoco.
Secondo quanto riportato, la donna che era con lui al momento dell’omicidio. La donna, coetanea della vittima, era alla guida dell’auto in cui viaggiavano durante l’agguato.
“La donna, nonostante lo shock dovuto all’agguato, avrebbe composto il 118, atteso l’arrivo del personale sanitario che ha portato Capriati in ospedale, per poi svanire nel nulla a bordo della vettura,” riportano le fonti investigative.
Gli investigatori stanno esaminando con attenzione i dettagli emersi dai rilievi della Scientifica, raccolti sul luogo del crimine.
Ancora non vi sono conferme riguardo al sequestro dell’auto utilizzata da Capriati e dalla donna durante l’agguato.
Quest’ultima, emergono dettagli, non sarebbe imparentata con la vittima. L’omicidio di Capriati si inserisce in un contesto difficile, con il movente ancora avvolto nel mistero.