Lazza, al secolo Jacopo Lazzarini, è stato recentemente al centro delle polemiche dopo essere stato ripreso dalle telecamere di San Siro mentre intonava cori durante la partita di Europa League tra Milan e Roma. Le sue parole, percepite come dispregiative nei confronti dei napoletani, hanno scatenato una bufera sui social
Durante l’incontro, il rapper milanese è stato visto cantare “Napoletani, voi siete napoletani…”, un coro che alcuni tifosi milanisti rivolgono abitualmente ai sostenitori avversari per sottolinearne, in modo dispregiativo, l’origine geografica. Nonostante il coro non contenesse esplicite parole offensive, il contesto e il tono utilizzato hanno generato reazioni negative, soprattutto considerando i legami di Lazza con il mondo della musica napoletana, evidenziati dalla collaborazione con Geolier nel brano “Chiagne”.
In risposta alle critiche, Lazza ha utilizzato il suo profilo Instagram per chiarire la sua posizione. Con un tono decisamente pacato, il rapper ha sottolineato la sua passione per il calcio e per il Milan, spiegando che il suo intento non era quello di offendere, ma partecipare alla cultura calcistica che spesso include cori e battibecchi tra tifosi. Ha ribadito il suo rispetto e affetto per Napoli e i napoletani, ricordando la stima reciproca e il rapporto ironico che lo lega a quella comunità.
Lazza ha anche ricordato ai suoi follower che la sua principale attività è la musica, sottolineando come il calcio e i suoi eventi siano momenti di svago. Ha concluso il suo messaggio con un tono leggero, accennando alla sconfitta del suo Milan e scherzando sui messaggi ricevuti dai suoi amici napoletani, confermando il suo affetto per loro nonostante la rivalità sportiva.
Queste le sue parole : «Cari ricercatori del Male, che sono un appassionato di calcio come la maggioranza degli italiani non è un segreto, che sono un tifoso del Milan come una parte (la più bella) di quegli appassionati non è certo un segreto! Ma da qui a costruire un caso su un semplice coro su una perdita di tempo per lo più senza nessuna parola offensiva c’è un abisso”.
E poi ha continuato: “Amare una squadra di calcio non potrà mai farmi odiare nessuna città del mio paese. E chi pensa il contrario mi sa che ha il cervello un po’ troppo confuso. Entrando nel dettaglio, i napoletani sanno bene la stima e l’affetto che provo per loro e tra noi c’è sempre stato un rapporto di ironia calcistica sano per il semplice fatto che come me amano la squadra della propria città! E forse è proprio questo il bello. Detto questo, io faccio musica, non dimentichiamolo mai. Concludo rispondendo a tutti i miei amici Napoletani che da ieri mi stanno prendendo per il culo per il risultato: ebbene sì, sto ancora rosicando. Vi voglio bene”.