Lite in carcere tra due baresi, strangolato e ucciso perchè aveva cambiato canale alla tv
Un tragico evento ha scosso il carcere di Opera il 19 aprile, quando Domenico Massari ha ucciso il suo compagno di cella, Antonio Magrini, a causa di una lite nata per il controllo del telecomando della televisione.
Il motivo banale dietro un gestro estremo
Domenico Massari, già condannato per l’omicidio della ex moglie, e Antonio Magrini, con un passato di attività criminale legate al clan Magrini, condividevano la cella da quattro mesi. Secondo le prime indagini, non c’erano stati precedenti di liti o diverbi tra i due prima dell’episodio fatale. Tuttavia, una piccola azione come il cambio di canale in tv senza il consenso ha scatenato l’ira di Massari, che ha colpito Magrini alla testa e poi lo ha strangolato a morte.
Dinamica dell’omicidio
Il tragico episodio si è verificato intorno alle 22:30. Massari avrebbe utilizzato il manico di una scopa per colpire la testa di Magrini, e successivamente lo ha strangolato con la cintura di un accappatoio. Nonostante i tentativi di soccorso dei sanitari, Magrini è deceduto prima dell’arrivo degli aiuti.
Il sindacato della polizia penitenziaria Fp Cgil ha evidenziato come questi incidenti possano essere sintomo di problemi più ampi all’interno del sistema penitenziario, richiamando l’attenzione sulla necessità di rivedere le politiche di gestione delle carceri italiane.