Vincenzo Agostino, il “papà coraggio” che ha dedicato gran parte della sua vita a cercare giustizia per la tragica morte del figlio Nino Agostino e della nuora Ida Castelluccio, è morto all’età di 87 anni.
Nino Agostino, agente di polizia, e sua moglie Ida, incinta del loro primo figlio, furono brutalmente assassinati il 5 agosto 1989, un atto mafioso che scosse la comunità di Villagrazia di Carini, nel Palermitano. Da quel giorno, Vincenzo ha combattuto senza sosta per ottenere verità e giustizia, trasformando il suo dolore in un simbolo di resistenza contro la mafia.
Vincenzo era riconoscibile per la sua lunga barba bianca, che aveva promesso di tagliare solo quando fosse stata fatta piena luce sui mandanti dell’omicidio di suo figlio e sui depistaggi che seguirono le indagini. La sua figura è diventata un’icona della lotta alla mafia, dimostrando un coraggio e una determinazione che hanno ispirato molti.
Nonostante la perdita della moglie Augusta Schiera nel 2019, Vincenzo non ha mai smesso di chiedere giustizia, portando avanti la sua battaglia fino agli ultimi giorni della sua vita. La sua scomparsa segna la fine di un’era di impegno personale contro l’ingiustizia, ma il suo spirito e la sua missione vivranno nelle azioni di coloro che continuano a lottare per un mondo libero dalla criminalità organizzata.