Dopo la conquista del ventesimo scudetto dell’Inter, il tecnico Simone Inzaghi si gode il momento di trionfo, riflettendo sulla stagione straordinaria e sul percorso che ha portato i nerazzurri a dominare il campionato con largo anticipo
In un’intervista rilasciata a Dazn, Inzaghi ha esposto con entusiasmo e orgoglio le proprie emozioni, ricordando le critiche e i dubbi iniziali sulla sua scelta di guidare l’Inter.
“In questa stagione, abbiamo messo a segno una prestazione che era frutto di un lavoro minuzioso, curato nei dettagli, proprio come quello che abbiamo fatto ieri sotto il diluvio, provando i calci piazzati per più di un’ora”, ha detto Inzaghi. E proprio una di quelle azioni provate, eseguita da Francesco Acerbi, ha portato al gol che ha sbloccato il derby decisivo contro il Milan. “Ho chiesto espressamente che Acerbi arrivasse all’Inter perché sapevo che ci avrebbe aiutato”, ha aggiunto il tecnico.
Inzaghi ha anche ricordato i momenti di incertezza e le critiche ricevute quando decise di accettare la proposta dell’Inter: “Mi dicevano di non andarci, ma sentivo che dovevo accettare la proposta. Conoscevo bene l’ambiente e le persone con cui avrei lavorato”, ha spiegato. “Non ho sassolini da togliermi dalle scarpe, ma ora ho grandi trofei da mostrare a chi ha parlato anche troppo. Adesso magari starà un po’ in silenzio”, ha dichiarato con un pizzico di soddisfazione rivolta ai suoi critici.
Guardando al futuro, Inzaghi si mostra ottimista, consapevole delle sfide che lo attendono, ma anche delle opportunità di crescita e miglioramento della squadra. “Sappiamo che abbiamo dei parametri da rispettare, ma qualche volta possiamo anche superarli”, ha sottolineato, accennando alle possibili strategie di mercato. Infine, un pensiero speciale è andato alla sua famiglia: “Tante volte porto il lavoro a casa, ma sono stati fondamentali per me, sempre vicino in ogni momento”.