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In punto di morte confessa: “Ho ucciso io madre e bimba”, le due donne erano scomparse 24 anni fa

Una svolta nel caso di sparizione dopo 24 anni: trovati i corpi di madre e figlia in West Virginia, dopo la confessione dell’assassino.

La scoperta delle vittime

Il caso di Susan Gail Carter e della sua figlia Natasha “Alex” Carter, scomparse nel 2000, è stato finalmente risolto grazie alla confessione di Larry Webb, colui che le ospitava e principale sospettato da anni. La polizia ha trovato i corpi senza vita di madre e figlia, confermando così le parole di Webb, che ha confessato gli omicidi poco prima della sua morte. “Un finale che nessuno avrebbe potuto scrivere,” ha dichiarato il procuratore della contea di Raleigh, sottolineando l’imprevedibilità della conclusione di questo lungo caso.

La confessione decisiva

La confessione di Webb è avvenuta in un contesto drammatico, aggravato dal suo stato di salute. Durante un interrogatorio in una casa di cura, dove era ricoverato a causa delle sue gravi condizioni, Webb ha ammesso di aver ucciso Susan e Alex a seguito di una lite causata da sospetti su furti di denaro. “Ho sparato alla 24enne durante una lite e poi alla bambina per evitare di essere scoperto,” ha rivelato Webb. Le indagini, rinforzate da testimonianze e indizi come il DNA, hanno finalmente portato all’incriminazione di Webb per omicidio di primo grado nell’ottobre del 2023.

Gli ultimi sviluppi e la conclusione del caso

Nonostante le difficoltà iniziali legate alla salute dell’indagato e ai problemi logistici, le autorità hanno iniziato gli scavi il 9 aprile seguendo le indicazioni di Webb, sebbene vaghe e limitate dalla sua memoria. Dopo giorni di ricerche, i corpi di Susan e Alex sono stati scoperti sul retro della proprietà di Webb. La morte dell’assassino è avvenuta poche ore prima del ritrovamento, chiudendo un capitolo tragico ma fornendo finalmente giustizia per le vittime.