Va due volte al pronto soccorso ma entrambe le volte viene dimesso, muore a casa di embolia polmonare

Tragedia sanitaria a Povoletto: uomo muore dopo essere stato rimandato a casa dal pronto soccorso

Casi mancati di diagnosi e conseguente decesso

Un uomo di 65 anni, residente a Povoletto (Udine), è tragicamente deceduto a seguito di ripetuti episodi di mancanza di respiro per i quali si era recato in pronto soccorso. Nonostante due visite nell’arco di 48 ore, i medici hanno deciso di rimandarlo a casa. Due giorni dopo, l’uomo ha avuto un altro grave malore e è morto in ambulanza durante il trasporto in ospedale.

Indagini legali e autopsia

La famiglia della vittima, insospettita dalle circostanze del decesso, ha presentato una querela, spingendo la Procura di Udine a indagare per omicidio colposo due cardiologi e un medico del pronto soccorso locale. L’autopsia, condotta dal medico legale Antonello Cirnelli, ha rivelato che la causa della morte è stata un’embolia polmonare. Attualmente, si sta cercando di stabilire se i sintomi presentati dall’uomo nelle visite ospedaliere precedenti al decesso avrebbero potuto indicare la presenza della patologia ora confermata.

Proseguono gli accertamenti

Gli accertamenti supplementari, previsti per essere completati entro 90 giorni, sono essenziali per determinare se l’embolia polmonare avrebbe potuto essere identificata e trattata durante le precedenti visite al pronto soccorso. Ai risultati dell’autopsia hanno partecipato anche i periti nominati dagli indagati, in un tentativo di chiarire le responsabilità mediche legate al tragico evento.

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Lorenzo Costantino