Tumore rarissimo attacco all’aorta, intervento chirurgico di altissima precisione, il chirurgo, figlio di Giucas Casella salva un ragazzo di 18 anni
Un giovane di 18 anni è stato salvato da un intervento chirurgico estremamente delicato all’Ospedale dei Castelli di Ariccia, guidato dal Dottor Angelo Serao e dal Chirurgo James Casella, dopo la diagnosi di un raro tumore, il paraganglioma extrasurrenalico.
La diagnosi e l’intervento
Il ragazzo è arrivato all’ospedale con forti dolori addominali e una situazione critica: un paraganglioma extrasurrenalico, una neoplasia neuroendocrina molto rara, localizzata vicino all’aorta. “Il tumore era attaccato all’aorta, una zona estremamente delicata. Un errore di meno di un millimetro avrebbe potuto avere conseguenze disastrose,” ha spiegato il Dottor James Casella, che ha seguito il caso con particolare attenzione.
L’intervento, durato diverse ore, ha richiesto l’uso di settanta trasfusioni di sangue e plasma per gestire una gravissima emorragia interna provocata dal tumore e dai danni ai vasi sanguigni dell’addome.
Un team multidisciplinare per un caso complesso
Il successo dell’operazione è stato il risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto diversi specialisti dell’ospedale. Radiologi, anestesisti, urologi e chirurghi vascolari hanno collaborato per affrontare questo caso complesso.
“Il paziente è arrivato con cefalea e forti dolori che irradiavano alla schiena, un sintomo che mimava una colica renale ma era causato dalla posizione dell’aorta,” ha aggiunto il Dottor Casella. La multidisciplinarietà dell’approccio ha permesso di affrontare la situazione con la massima efficienza.
Le parole di Serao e Casella sulla scelta dell’Ospedale dei Castelli
Il Dottor Angelo Serao e James Casella hanno sottolineato l’importanza dell’Ospedale dei Castelli nel trattare casi di alta complessità come quello del giovane paziente. “Era un salto nel vuoto per me, ma ho scommesso tutto su questo ospedale,” ha detto Casella, evidenziando come l’ospedale sia cresciuto in capacità e competenza, trattando patologie ad alta complessità simili a quelle dei grandi ospedali di Roma.
Il futuro del paziente
Il post-operatorio del ragazzo prevede un attento monitoraggio: “L’asportazione è stata radicale, non è rimasto alcun tessuto tumorale residuo, ma, data la rarità della patologia, non è escluso che possa ricomparire altrove,” ha spiegato il Dottor Serao. Saranno necessari controlli periodici per monitorare la situazione e prevenire possibili recidive.
Un messaggio di fiducia
Questo caso rappresenta un esempio di come l’Ospedale dei Castelli sia diventato un punto di riferimento per il trattamento di patologie complesse e delicate, offrendo servizi di alto livello anche fuori dai grandi centri urbani. “Abbiamo tutte le strutture, stia tranquilla, qui abbiamo tutte le armi per poter fare questo intervento,” ha rassicurato Casella parlando con la madre del ragazzo.