Christian Di Martino, il viceispettore di polizia accoltellato alla stazione di Lambrate, è un uomo dedicato al suo lavoro, seguendo le orme di suo padre, anche lui in polizia.
Christian Di Martino, 35 anni, originario di Ischia, ha una lunga storia di dedizione al servizio pubblico. Dopo essersi arruolato nell’esercito e aver servito all’ex base Nato di Bagnoli a Napoli, ha deciso di seguire la strada tracciata dal padre, un ex ispettore di polizia ora in pensione, entrando nelle forze dell’ordine. Questa scelta lo ha portato a diventare viceispettore lo scorso dicembre, una promozione che testimonia il suo impegno e la sua passione per la sicurezza cittadina.
Uno degli aspetti che spiccano nella carriera di Di Martino è la sua volontà di lavorare attivamente sulla sicurezza stradale.
Prima dell’incidente, Di Martino aveva prestato servizio nei commissariati di Sesto San Giovanni e Monforte-Vittoria, per poi scegliere di unirsi all’ufficio Volanti. Questa scelta lo ha posto direttamente nelle vie della città, a contatto con le situazioni più immediate e a volte pericolose, come quella fatale notte alla stazione di Lambrate.
Lì, lui e un collega sono intervenuti in supporto ai colleghi della Polfer che stavano cercando di gestire un uomo, Hasan Hamis, che lanciava sassi contro treni e persone. Nonostante l’uso del taser, Hamis ha continuato la sua aggressione, costringendo Di Martino a intervenire fisicamente. In quel momento, Hamis ha estratto un coltello nascosto e ha ferito gravemente Christian.
Christian Di Martino si trova ora in terapia intensiva all’ospedale Niguarda di Milano. Le sue condizioni sono stabili ma critiche, dopo aver subito un intervento chirurgico di sette ore, cinque arresti cardiaci e settanta trasfusioni. La sua famiglia, compresa la fidanzata, è accorsa al suo fianco, arrivando da Salerno per supportarlo in questo momento difficile.