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Il decreto “Salva-casa” è stato approvato: ecco cosa è possibile sanare

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto “Salva-casa”, proposto dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Il decreto mira a risolvere “piccole irregolarità” nelle abitazioni italiane, con un impatto previsto su oltre la metà delle case nel paese. “Si tratta di interventi su elementi come verande, soppalchi e finestre che fanno parte della vita quotidiana,” ha spiegato Salvini. Questo provvedimento potrebbe influenzare circa 21 milioni di cittadini, facilitando la regolarizzazione di alcune costruzioni precedentemente non conformi.

Dettagli e impatto del decreto

Secondo il decreto, alcune modifiche minori non richiederanno più la doppia conformità, solitamente necessaria, alleggerendo così il carico burocratico su cittadini e uffici comunali. Il decreto introduce anche il principio del silenzio-assenso, che considera accettate le richieste di sanatoria se non ci sono risposte entro i termini stabiliti. “Con queste modifiche, si elimina il paradosso del silenzio rigetto,” ha commentato Salvini nei suoi aggiornamenti sui social media.

Sanzioni

Il decreto prevede anche sanzioni proporzionali all’aumento di valore degli immobili derivante dalle modifiche regolarizzate. Le sanzioni possono variare da 1.032 a 30.987 euro, a seconda della gravità delle irregolarità. “Questo provvedimento libererà milioni di pratiche bloccate e restituirà agli italiani il pieno possesso dei loro immobili,” ha dichiarato Salvini, sottolineando come il decreto possa facilitare anche la vendita e l’acquisto di immobili. Le nuove regole sono un tentativo di semplificare la burocrazia e migliorare l’efficienza amministrativa, dando un impulso significativo alla gestione delle pratiche edilizie.