L’addio a Nocerino, suicida dopo la morte del figlio, “Ciao Alfredo, ti vogliamo bene”
Un messaggio di addio sulla saracinesca della pizzeria Partenopea ha commosso i residenti di Fuorigrotta, ricordando Alfredo Nocerino, proprietario del locale, tragicamente scomparso.
L’addio ad Alfredo Nocerino
“Ciao, Alfredo. Ti vogliamo bene”. Con queste parole semplici ma profonde, scritte su un foglio attaccato col nastro adesivo alla saracinesca della pizzeria Partenopea di viale Kennedy, qualcuno ha voluto rendere omaggio ad Alfredo Nocerino. Sotto il foglio, un mazzo di fiori poggiato sulle fioriere. Il corpo di Alfredo è stato trovato il 20 maggio all’interno della sua auto, nel garage di I Traversa Fossa del Lupo, nel Rione Kennedy di Secondigliano. Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe tolto la vita utilizzando il gas di scarico della vettura. Questo tragico epilogo ha colpito profondamente la comunità locale, lasciando un segno indelebile.
Una storia di dolore e perdita
La vita di Alfredo Nocerino, 60 anni, è stata segnata da una serie di eventi drammatici. Solo due mesi prima, aveva subito una tragedia che probabilmente non è mai riuscito a superare: la perdita del figlio Vincenzo Nocerino e della sua fidanzata, la studentessa iraniana Vida Shahvalad. I due giovani erano stati trovati morti nella stessa situazione in cui è stato trovato Alfredo: all’interno di un’auto in un garage senza ventilazione, avvelenati dal monossido di carbonio. Alfredo stesso aveva trovato i corpi, un’esperienza che lo aveva profondamente segnato. Da allora, il dolore era diventato insostenibile, portandolo probabilmente alla tragica decisione di porre fine alla propria vita.
Il ricordo di un padre devoto
Alfredo Nocerino era un uomo che aveva dedicato la sua vita al figlio Enzo, cresciuto da solo dopo la separazione dalla moglie. Enzo lavorava come web designer e spesso aiutava il padre in pizzeria. La fidanzata di Enzo, Vida, era stata accolta in casa da Alfredo come una figlia. Dopo la loro morte, nonostante il dolore immenso, Alfredo aveva difeso pubblicamente la memoria di Vida da alcune illazioni provenienti dal suo paese d’origine, sottolineando la serietà e stabilità della relazione tra i due giovani. Questo gesto di amore e rispetto verso Vida e Enzo riflette la profondità dei legami familiari che Alfredo aveva saputo costruire, nonostante le avversità della vita.