A Modena, due studenti diciottenni hanno dimostrato come la tecnologia e il coraggio possano andare a braccetto nella salvaguardia delle vite umane.
Grazie a un’applicazione collegata al servizio di emergenza 118, sono stati allertati e hanno prontamente reagito a un’emergenza in un locale vicino alla loro scuola. Un uomo, pensionato di circa settanta anni, ha avuto un arresto cardiaco mentre era al bar. Fortunatamente, gli studenti, grazie alla loro formazione come volontari in associazioni di soccorso, erano preparati a gestire la situazione. “Io e la mia compagna siamo corsi a prendere il defibrillatore della scuola,” ha raccontato uno dei ragazzi al Resto del Carlino.
Una volta arrivati sul posto, i giovani hanno trovato l’uomo in grave difficoltà. Mentre un passante già praticava il massaggio cardiaco, i due hanno preso il controllo della situazione: hanno utilizzato il defibrillatore, che, per fortuna, ha indicato che non era necessaria una scarica elettrica grazie al miglioramento delle condizioni del pensionato. “La mia compagna di classe ha iniziato un primo ciclo di massaggio, mentre io ho acceso il defibrillatore,” ha detto il ragazzo, evidenziando la sinergia tra la tecnologia e l’intervento umano.
Nonostante il loro ruolo cruciale nel salvare una vita, i due studenti hanno mantenuto un profilo umile. “Non ci sentiamo eroi. Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, nel migliore dei modi e sicuramente è una sensazione bellissima fare il proprio dovere e vedere che la persona prima in arresto cardiaco si riprende sotto i tuoi occhi,” hanno dichiarato.