Riceve un Daspo a seguito di scontri tra tifosi, si toglie la vita ex portiere e tifoso di calcio, addio al 37enne Claudio Zaccagnini

La comunità di Giulianova è in lutto per la scomparsa tragica di Claudio Zaccagnini, ex portiere di talento e appassionato sostenitore della squadra locale.

Claudio, scoperto senza vita dal padre Antonio, ha lasciato un biglietto indirizzato alla ex moglie. Nel biglietto, espresso un sentimento di amore piuttosto che di biasimo, ha detto: “Non è un atto d’accusa, ma un ultimo impeto d’amore.” Claudio, che ha avuto una carriera di successo anche in squadre di Eccellenza e serie D, viveva da solo in via Marconi, dove ha compiuto il gesto estremo.

Una vita segnata dalla passione per il calcio

Nonostante i successi sportivi e un provino con la Roma, la vita di Claudio ha preso una svolta oscura dopo essere stato coinvolto in violenti scontri tra tifosi prima di un derby. Arrestato e successivamente messo ai domiciliari, gli è stato imposto un Daspo che gli ha precluso la possibilità di seguire le partite, un provvedimento che ha gravemente influenzato il suo stato d’animo. Secondo le testimonianze, il Daspo ha profondamente avvilito Claudio, spesso colto da momenti di tristezza, sebbene fosse visto sorridente nei giorni recenti. “Questo provvedimento lo aveva molto avvilito,” ha riferito una fonte vicina.

Ricordo

Nonostante le difficoltà, Claudio è ricordato per la sua generosità, soprattutto per un atto di coraggio che salvò la vita a un giovane di Giulianova colpito accidentalmente da una scarica elettrica. “Si gettò sul ragazzo e lo sottrasse a quella morsa mortale,” hanno raccontato amici e conoscenti. Questo gesto eroico gli valse un encomio dal sindaco Francesco Mastromauro. La sua prematura scomparsa ha lasciato la comunità in stato di profondo lutto, con molti che ricordano il suo spirito combattivo e la passione per il calcio.