Tragedia del Natisone, una delle ragazze, Patrizia ha chiamato 4 volte il 112

Patrizia Cormos, una delle vittime, ha cercato aiuto disperatamente, facendo quattro chiamate al numero di emergenza 112.

Tragicamente, l’ultima di queste chiamate non ha ricevuto risposta. Questo dettaglio emerge in un momento di estremo bisogno, indicando potenziali lacune nel sistema di risposta alle emergenze. La prima chiamata è stata fatta alle 13:29, con le altre che sono seguite in rapida successione, tutte entro un arco temporale di circa mezz’ora.

Mancata prevenzione e risposta rapida

Un punto critico della tragedia è la questione dei soccorsi e della prevenzione. I soccorsi, partiti da località distanti, non sono arrivati in tempo per salvare i giovani. Inoltre, mancava un sistema di avviso per piene improvvise che avrebbe potuto prevenire che i giovani si trovassero in una situazione così pericolosa. La piena ha colto di sorpresa i tre amici, trascinandoli via mentre attraversavano il greto del fiume per un pomeriggio di relax dopo un esame universitario.

Tutti gli interrogativi

Ulteriori interrogativi riguardano le azioni delle persone presenti sul posto poco prima della tragedia. Molti erano sul ponte Romano e, invece di aiutare, hanno scelto di riprendere l’evento con i loro cellulari. Questo solleva questioni morali e etiche sulla responsabilità civile e sull’intervento in situazioni di emergenza. Inoltre, resta da chiarire perché i giovani abbiano deciso di percorrere il greto del fiume nonostante le potenziali insidie.