“Lei è bocciato”, studente minorenne aggredisce professore di matematica con calci e pugni

Un ragazzo minorenne ha aggredito il suo professore di matematica dopo essere stato bocciato all’Istituto tecnico economico “Leonardo da Vinci” di Milazzo, Messina.

Aggressione a scuola: studente attacca il professore di matematica

Un episodio di violenza scolastica ha sconvolto l’Istituto tecnico economico “Leonardo da Vinci” di Milazzo (Messina) nel pomeriggio di martedì 11 giugno. Dopo aver scoperto di essere stato bocciato, un ragazzo minorenne ha brutalmente aggredito il suo professore di matematica nei corridoi della scuola. Il giovane ha colpito il docente con calci, pugni e una testata, lasciandolo gravemente ferito. Il professore è stato ricoverato in ospedale per le cure necessarie. La preside, Stefania Scolaro, ha chiamato immediatamente la polizia e un’ambulanza del 118. Al momento, la polizia sta indagando sull’accaduto e ascoltando le testimonianze dei presenti.

Le reazioni della scuola e delle autorità locali

La preside Scolaro ha descritto l’episodio come “spiacevolissimo e da condannare”, sottolineando che l’istituto ha sempre cercato un confronto costruttivo con famiglie e studenti. La dinamica dell’incidente è ancora sotto investigazione. Dopo gli scrutini di fine anno, i genitori del ragazzo erano stati convocati a scuola per essere informati della bocciatura del figlio. I genitori avevano accettato pacatamente la decisione e avevano lasciato l’istituto. Tuttavia, il ragazzo, dopo aver appreso della bocciatura, è rientrato a scuola e ha attaccato il professore. L’ufficio scolastico regionale siciliano, diretto da Giuseppe Pierro, ha segnalato il caso al Ministero dell’Istruzione e ha espresso solidarietà ai docenti aggrediti.

Violenza nelle scuole: un problema crescente

Purtroppo, questo episodio non è isolato. La violenza contro gli insegnanti sta diventando un problema sempre più comune nelle scuole italiane. Le aggressioni fisiche e verbali sono in aumento, con molti episodi che non vengono nemmeno denunciati. L’ufficio scolastico regionale ha evidenziato un deterioramento nei rapporti tra scuola e famiglia, testimoniato dall’incremento delle aggressioni da parte dei genitori. Il direttore Pierro ha sottolineato l’importanza di non giustificare tali atti deprecabili, ribadendo che la scuola rappresenta lo Stato e qualsiasi aggressione contro di essa è un’offesa allo Stato stesso. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato misure severe contro la violenza scolastica, inclusi il carcere per gli aggressori e il risarcimento dei danni per le vittime. Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a contrastare il fenomeno.