Chiara Ferragni e le sue società, è crisi nera, liti tra soci e feroci critiche sulla gestione

Scontro tra soci nella galassia societaria di Chiara Ferragni

Finanziamenti e divergenze

Lo scontro tra i soci nella galassia societaria di Chiara Ferragni si intensifica. Per risollevare la situazione finanziaria, l’influencer e il principale socio Alchimia hanno effettuato un finanziamento di circa 500 mila euro. Dopo il divorzio da Fabio Maria Damato, super manager ed ex direttore generale di Fenice, proprietaria del brand Ferragni e della Tbs Crew, la società che gestisce blog ed e-commerce, emergono nuove divergenze. Pasquale Morgese, imprenditore di Barletta e detentore del 27,5% delle azioni, ha manifestato le sue critiche attraverso una lettera inviata al consiglio di amministrazione di Fenice.

Contestazioni legali e spaccature azionarie

La lettera, inviata dallo studio legale Francesco Garbagnati di Milano, contesta varie decisioni gestionali della società, a partire da un aumento di capitale di 2 milioni di euro di qualche anno fa, a cui Morgese non aveva partecipato. Nel 2020, Ferragni e Morgese avevano già divorziato in Serendipity, la società della influencer, interrompendo i contratti con le aziende di Morgese, Mofra e N1, per la produzione di calzature e accessori. Ora, le nuove critiche di Morgese potrebbero avere ripercussioni giudiziarie, mentre la società è già coinvolta in indagini per pubblicità ingannevole che interessano sia Ferragni che Damato.

Strategie di rilancio e monitoraggio dei conti

Per affrontare le sfide, Lorenzo Castelli, top manager inviato da Alchimia, sta monitorando i conti di Fenice per redigere il bilancio 2023, che dovrà includere accantonamenti per varie problematiche, tra cui le vicende legate a Balocco e la perdita di licenze. Castelli sta anche lavorando a nuove strategie di rilancio, con l’obiettivo di espandere il business all’estero, specialmente in Oriente e nei paesi arabi. Sisterhood, la finanziaria di Ferragni che detiene il 32% di Fenice, ha recentemente visto l’ingresso della madre di Ferragni, Marina Di Guardo, in un ruolo significativo. Questa finanziaria, insieme ad Alchimia, ha fornito un’iniezione di liquidità di 500 mila euro per supportare le operazioni correnti.

Necessità di chiarimenti azionari

Con l’approvazione del bilancio 2023, potrebbero essere necessari ulteriori interventi sulla governance della società. Damato dovrà essere sostituito nel cda, e potrebbe essere richiesto un chiarimento azionario per rispondere alle gravi accuse mosse da Morgese. In questa fase delicata, la gestione delle divergenze interne e il rilancio strategico saranno cruciali per la stabilità e il futuro della galassia societaria di Chiara Ferragni.