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Puglia, ondata di calore, temperature fino a 42°C e sabbia sahariana, da domenica sera inzia la tregua

La seconda ondata di caldo africano sta portando temperature fino a 42°C insieme a sabbia sahariana, causando cieli lattiginosi e rischi per la salute.

L’ondata di caldo africano: temperature record in arrivo

La seconda ondata di caldo africano ha iniziato a far sentire i suoi effetti, con un netto incremento delle temperature che raggiungeranno picchi di 42°C nei prossimi giorni. Già ora, le temperature hanno toccato i 40°C, e tra venerdì e sabato si prevede che la colonnina di mercurio possa arrivare fino a 42°C in alcune zone della Puglia, Basilicata e Calabria. Questa ondata di calore, originata dalle aree libico-tunisine, è accompagnata da un fenomeno ben noto negli ultimi anni: la sabbia del Sahara trasportata dai venti provenienti da sud. Questo comporta cieli non limpidi e azzurri, ma lattiginosi, biancastri e giallognoli, a causa delle polveri desertiche.

L’aumento della frequenza di ondate di sabbia

Negli ultimi dieci anni, la frequenza delle ondate di sabbia sahariana è aumentata, poiché l’anticiclone delle Azzorre, caratterizzato da un clima caldo ma senza eccessi, è stato spesso sostituito dall’anticiclone africano. Questo cambiamento ha portato a temperature estreme e a una maggiore presenza di sabbia nell’aria. Le regioni maggiormente colpite saranno il Foggiano, la BAT, il Materano, Cosenza e il Palermitano, con punte di temperatura fino a 42°C. Altrove, le massime si manterranno tra 33°C e 37°C. Questa ondata di caldo e sabbia durerà fino a domenica, quando correnti più fresche spazzeranno via la calura e la sabbia, riportando cieli limpidi e temperature più moderate.

Impatto della sabbia sahariana sulla salute pubblica

La presenza di sabbia sahariana nell’aria ha implicazioni significative per la salute pubblica. Sebbene i meteorologi non possano fornire valutazioni mediche precise, è evidente che l’aumento della concentrazione di polveri sottili nell’aria può provocare irritazioni alle vie respiratorie, soprattutto nei soggetti più sensibili. Le polveri desertiche, con un diametro medio di 20 micron, possono raggiungere altitudini di 10.000 metri e percorrere migliaia di chilometri, arrivando in Italia. Ogni anno, dal Sahara si sollevano circa 180 milioni di tonnellate di polveri, che si aggiungono alle Pm2.5 e Pm10 già presenti in atmosfera. Questo fenomeno non solo altera le condizioni climatiche estive, ma aumenta anche i rischi per la salute, rendendo sempre più difficile vivere estati normali senza l’impatto delle ondate di caldo e sabbia.