Giovane alpinista di 20 anni muore cadedndo nel vuoto dalla Cima di Lavaredo sotto gli occhi dei genitori

Un alpinista austriaco di 20 anni è morto giovedì 20 giugno dopo una caduta dalla Cima Grande di Lavaredo, davanti agli occhi dei suoi genitori.

La Tragedia sulla Cima Grande di Lavaredo

Nel pomeriggio di giovedì 20 giugno, un giovane alpinista austriaco di 20 anni è tragicamente deceduto dopo essere precipitato dalla Cima Grande di Lavaredo nel Bellunese. La sequenza degli eventi è iniziata intorno alle 17.30, quando la Centrale del 118 ha ricevuto diverse segnalazioni di grida di aiuto provenienti dall’alto, da parte di persone che si trovavano alla base delle Tre Cime di Lavaredo. L’allarme definitivo è stato lanciato dai due compagni di escursione del giovane, attraverso il numero di emergenza 112. Il giovane alpinista, che si è scoperto in seguito essere un ragazzo di 20 anni, è precipitato per circa cinquanta metri, sotto gli occhi terrorizzati dei suoi genitori, rimanendo vincolato a una delle due corde di calata.

Intervento dei Soccorsi

Immediatamente, è stato mobilitato l’elicottero di Pieve di Cadore, che ha effettuato una ricognizione dell’area e ha sbarcato un tecnico di elisoccorso vicino ai genitori del giovane, a circa 2600 metri di quota. Mentre il primo soccorritore si calava per tentare di raggiungere il ragazzo, l’elicottero è decollato nuovamente per prelevare un secondo soccorritore. Purtroppo, una volta raggiunto il 20enne, il tecnico ha constatato che il giovane non mostrava segni vitali. Nel frattempo, l’elicottero ha riportato a valle i genitori in forte stato di shock, per poi tornare in parete con il secondo soccorritore per recuperare il corpo del giovane, dopo aver ottenuto il nulla osta dalla magistratura.

Conclusione dell’Operazione di Soccorso

La salma del giovane alpinista è stata successivamente trasportata al rifugio Auronzo e affidata al soccorso alpino della Guardia di Finanza per il trasferimento. Questa tragica vicenda ha colpito profondamente la comunità alpinistica e sottolinea ancora una volta i pericoli insiti nelle attività di montagna, anche per gli alpinisti esperti. Le operazioni di soccorso, sebbene tempestive, non hanno potuto salvare la vita del giovane, lasciando una famiglia e una comunità in lutto per la perdita.