Milo Infante campione d’ascolti con Ore14, il conduttorre durissimo con la Rai “Nessun riconoscimento per il mio lavoro”.

Milo Infante è una risorsa fondamentale per la Rai, ma il suo lavoro e i suoi successi spesso non ricevono il riconoscimento che meritano dai vertici dell’azienda.

Il successo non riconosciuto dai vertici Rai

Milo Infante è un volto noto e rispettato della Rai, ma nonostante i suoi risultati eccellenti, sembra che il suo lavoro non riceva il giusto riconoscimento. I programmi Ore14 e Viva Rai2! di Fiorello sono stati tra i più visti su Rai2, ma mentre Fiorello riceve grandi elogi, il talk show di cronaca di Infante non è altrettanto celebrato. Infante stesso ha dichiarato: “Se avessi dovuto scommetterci un centesimo quando ho iniziato, quattro anni fa, non l’avrei fatto. Anche perché arriviamo dalle rubriche del tg, non abbiamo il trenta per cento di traino. Eppure, lo share sale dal 5 all’8, al 9 per cento, e siamo più visti anche del programma che ci segue: vuol dire che la gente si sintonizza proprio per vedere noi”. Nonostante il successo, Infante lamenta una mancanza di riconoscimento ufficiale, spiegando che il programma è “il più inosservato nella storia della tv”.

Le sfide contro i pregiudizi politici

Infante ha dovuto affrontare anche critiche e polemiche politiche. Alcuni sostengono che il suo talk show favorisca la destra, ma lui è chiaro su questo punto: “Questa tv porta voti alla destra solo se è al potere la sinistra. Se la premier è Giorgia Meloni e la tv sottolinea un problema di ordine pubblico, non credo che al governo siano contenti”. Le sue esperienze personali e familiari hanno influenzato profondamente la sua carriera. Infante ha ricordato suo padre, un giornalista che ha subito ingiustizie, e ha condiviso episodi che riflettono sia l’ingenua bontà del padre sia le sue esperienze di tradimento da parte di amici. Questo passato ha plasmato il suo approccio al giornalismo, rendendolo determinato a combattere le ingiustizie.

Le cause legali e il giornalismo come vocazione

Infante ha affrontato diverse battaglie legali con la Rai e ha vinto quattro cause, sostenendo che la politica non c’entra. Ha ricordato il periodo di transizione folle tra il governo Berlusconi IV e il governo Monti, quando fu emarginato professionalmente per aver chiesto spiegazioni sui veti imposti su alcuni ospiti. Nonostante le difficoltà, Infante ha mantenuto il suo impegno verso il giornalismo di qualità. La sua curiosità e dedizione sono evidenti, soprattutto nei casi come quello di Denise Pipitone, dove continua a cercare la verità per ottenere giustizia. Anche nella sua vita personale, Infante dimostra un forte senso di responsabilità e dedizione, come dimostrano il suo matrimonio con Sara Venturi e il suo desiderio di essere un marito e una persona onesta. Infante desidera che gli altri lo vedano come lui vede suo padre: una brava persona.