Alle tre di domani mattina 26 ottobre le lancette di tutti gli orologi in Italia dovranno tornare indietro di un’ora.
Tornerà in Italia l’ora solare che sarà in vigore fino a domenica 29 marzo 2015.
Domenica quindi si dormirà un’ora in più ma in tanti si chiedo il perché dell’istituzione dell’ora solare e quali sono i disturbi che può provocare?
L’istituzione dell’ora solare e legale nel nostro paese, come in tante altre nazioni, nasce da una scoperta di Benjamin Franklin che in base a dei studi stabilì che anticipare in primavera e posticipare in autunno di un’ora le lancette dell’orologio determinava dei grandi risparmi energetici.
L’ora legale permette di consumare molta energia elettrica in meno.
Solo in Italia, Enel e Terna, gestori delle reti elettriche in Italia, grazie all’istituzione dell’ora legale e solare hanno riscontrato che nel 2013 si è avuto un risparmio di ben 800 milioni con un notevole quantitativo di Kwh non consumati.
L’ora solare, dopo vari tentativi, fu istituita ufficialmente nel 1966 ma non in tutti i paesi del mondo.
In molti si chiedono cosa può provocare lo spostamento di un’ora della lancetta dell’orologio nella psicosi dell’uomo ed alle sue abitudini.
Tanti sono stati gli studi mirati a stabilire cosa può determinare nell’essere umano lo spostamento ora solare.
I medici hanno stabilito che l’ora solare a ben 12 milioni di italiani determinerà dei piccoli inconvenienti.
Il dottor Michele Cucchi, uno dei più famosi psichiatri italiani, ha così spiegato quali possono essere i possibili disagi che può provocare l’ora solare: “Le attività ormonali e cerebrali che regolano il sonno e le malattie dell’umore hanno una ritmicità sia giornaliera che mensile e annuale. Molte teorie derivate da evidenze scientifiche suggeriscono che la depressione sia proprio la malattia dei ritmi biologici: una loro alterazione precipiterebbe i meccanismi che generano la sindrome depressiva, fatta infatti non solo di mal di vivere, pessimismo, sensi di colpa e apatia, ma anche di sintomi più prettamente fisici e anche più intuitivamente riconducibili ai ritmi circadiani: insonnia, inappetenza, un’oscillazione della gravità della sintomatologia nel corso della giornata”.
Secondo il direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano “A risentire di più del ritorno all’ora solare sono le persone mattiniere, le allodole, i cui ritmi crono-biologici vengono maggiormente scombussolati in questa fase dell’anno. E’ inoltre nell’esperienza di chi soffre di ansia e depressione riscontrare un peggioramento dei sintomi proprio in questo periodo dell’anno, momenti in cui è sempre poco indicato fare cambi di terapia, anche se sarebbe ora di sospendere i farmaci per il raggiunto benessere, rimandando tali cambiamenti ai periodi di maggiore stabilizzazione stagionale”.
I disagi, tranne se patologici, dovrebbero terminare in pochissimi giorni.
Per cercare di aiutare il corpo a superare questo tipo di disagi bisogna, secondo gli esperti, aiutarsi con delle cene leggere e non cambiando le proprie abitudini.