Bari Pride 2024, Decaro emozionato “Ne abbiamo fatta di strada”

Bari Pride 2024: Un Tripudio di Colori e Gioia per i Diritti LGBTQIA+

Uniti per la libertà e l’inclusione

Dalle 15, Piazza Umberto si è trasformata in un tripudio di colori e gioia per il Bari Pride 2024. Oltre 2mila persone hanno dato vita al corteo, attraversando le strade del centro cittadino per celebrare i diritti LGBTQIA+ e la libertà. Tra i partecipanti c’erano studenti, lavoratori, attivisti e persone di ogni età e provenienza, tutti uniti dal desiderio di un mondo più inclusivo e rispettoso. La partecipazione del sindaco uscente Antonio Decaro ha sottolineato l’importanza dell’evento. “Sono passati 20 anni dalla prima edizione – ha dichiarato Decaro – e ne abbiamo fatta di strada. Ma l’ampia partecipazione di oggi è già un successo e dimostra che c’è ancora tanto da fare”.

Il percorso del corteo

Il corteo ha percorso le vie del centro, passando per corso Vittorio Emanuele II e il lungomare, per poi fare ritorno in Piazza Umberto I. L’evento è stato un momento di grande festa e unità, attirando l’attenzione sui diritti ancora negati alla comunità LGBTQIA+. I partecipanti hanno sfilato con orgoglio, portando avanti il messaggio di inclusione e accettazione. Tra i simboli della manifestazione c’era lo striscione del Bari Pride, tenuto in alto da Decaro e dai rappresentanti dei sindacati studenteschi, e un carro con Leoluca Armigero di Mixed vestito da Papa.

Un messaggio di sicurezza e inclusione

Il manifesto politico di quest’anno ha posto l’attenzione sul concetto di “casa” come emblema di sicurezza e inclusione. La manifestazione ha voluto sottolineare l’importanza di creare spazi sicuri e accoglienti per tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.

Questo tema ha risuonato con forza tra i partecipanti, che hanno mostrato il loro supporto attraverso cartelli, striscioni e discorsi ispiratori. La partecipazione massiccia e il sostegno delle autorità locali dimostrano che, sebbene sia stato fatto molto, c’è ancora molto da fare per raggiungere l’uguaglianza e i diritti per tutti.