Spalletti nervosissimo dopo l’amara eliminazione dagli Europei, “Ora mi devo difendere”

Italia fuori dagli Europei: delusione e critiche dopo la sconfitta contro la Svizzera

Una sconfitta amara

L’Italia, guidata da Luciano Spalletti, esce dagli Europei agli ottavi di finale, battuta per 2-0 dalla Svizzera. Questa sconfitta non solo segna l’uscita dai campionati, ma lascia una grande delusione nei tifosi e nella squadra stessa. Gli Azzurri, che avevano vinto il titolo tre anni fa a Wembley, sono apparsi senza anima, incapaci di lottare come una squadra coesa, abbandonando così a Berlino il titolo tanto faticosamente conquistato.

Le critiche di Spalletti

Dopo la partita, Spalletti si è presentato ai microfoni della Rai, esprimendo il suo rammarico, in particolare per il gol del raddoppio di Vargas all’inizio del secondo tempo: “Quel gol all’inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe”. Il c.t. ha sottolineato la mancanza di ritmo della sua squadra: “Quello che ha fatto la differenza è il ritmo, noi avevamo un ritmo troppo inferiore a loro nel primo tempo, e al di là del ritmo di squadra, anche nelle individualità c’era un passo indifferente differente. Il ritmo e la freschezza fanno la differenza”.

Spalletti ha evidenziato che, nonostante i cambi di giocatori effettuati per recuperare freschezza, la squadra non è riuscita a migliorare le sue prestazioni: “La strada da fare è lunghissima, ci vuole più ritmo, serve più gamba, al di là della qualità, ci vuole più continuità, più sacrificio”.

Difese e giustificazioni

Spalletti si è assunto le sue responsabilità, ma ha anche voluto ricordare il percorso dei precedenti c.t., sottolineando il poco tempo a sua disposizione per preparare la squadra: “La responsabilità è mia, è dell’allenatore, perché le scelte le ho fatte io. Ma qualche difesa bisogna che me la faccia, se no diventa dura. Non ho avuto molto tempo per fare conoscenze, se si va a vedere gli allenatori precedenti quasi tutti hanno avuto almeno venti partite per fare delle conoscenze e delle prove”.

Riflessioni e futuro

La sconfitta contro la Svizzera evidenzia la necessità di un profondo ripensamento e di una riorganizzazione all’interno della nazionale italiana. La mancanza di ritmo, freschezza e continuità è stata determinante. Spalletti ha ribadito la necessità di avere giocatori con determinate caratteristiche, capaci di mantenere il pallino del gioco. La sfida futura sarà quella di costruire una squadra che possa competere ad alti livelli, imparando dagli errori e dalle esperienze di questo torneo.