Fasano, 25enne morta nel vano ascensore, sconosciuto paga il funerale, “Non conoscevo Clelia, mi ha ricordato mia sorella”
Steven Parpanesi si fa carico delle spese funerarie di Clelia Ditano: un gesto di solidarietà ispirato dal proprio dolore personale.
Un gesto di solidarietà per Clelia Ditano
Steven Parpanesi, 26enne milanese residente a Brindisi, ha deciso di coprire le spese funerarie di Clelia Ditano, una giovane di 25 anni morta dopo essere precipitata dal quarto piano nel vano ascensore. Nonostante Steven e Clelia non si conoscessero e non si seguissero sui social, la tragedia che ha colpito Clelia ha risuonato profondamente in Steven.
L’incidente, avvenuto a Fasano, è stato scoperto dai genitori di Clelia quando hanno sentito il suo telefono squillare nel vano dell’ascensore. Le indagini sono ancora in corso per chiarire se ci sia stato un guasto tecnico e perché il sistema di sicurezza non abbia funzionato.
Il dolore personale di Steven
Steven ha deciso di aiutare la famiglia di Clelia dopo aver appreso della tragedia dai servizi televisivi. Il suo gesto è stato ispirato dalla propria esperienza di dolore: sua sorella Kimberly si è tolta la vita nel 2020 gettandosi dal sesto piano quando aveva solo 19 anni.
“Appena ho visto i servizi in tv, la cosa mi ha toccato. Io, come la famiglia di Clelia, non vengo dall’oro,” ha spiegato Steven a Repubblica. “Il fatto che lei stesse mettendo da parte i soldi per la patente mi ha fatto scattare qualcosa.
” Steven ha contattato la famiglia di Clelia e ha inviato un bonifico per coprire le spese funerarie. Ha dichiarato di non essere ricco, ma di voler fare ciò che il cuore gli suggerisce: “Le spese sono davvero alte e io mi sono sentito di fare questo gesto, senza pensarci mezza volta.”
Un atto di umanità e il desiderio di conoscere la famiglia di Clelia
Steven desidera anche recarsi a Fasano per conoscere di persona la famiglia di Clelia: “Anche solo per una stretta di mano o un abbraccio.” In passato, Steven ha realizzato un’opera di street art lunga 70 metri nel centro storico di Mesagne in memoria di sua sorella Kimberly. Quando gli è stato chiesto se farà una cosa simile per Clelia, ha risposto: “Non c’è nulla in programma, ma se me lo chiederanno lo farò. Fare del bene mi fa stare bene.”