“Va a casa e riposati” giovane madre incinta viene dimessa, accusava forti mal di testa, muore dopo 3 settimane
Giovane madre australiana muore dopo ripetuti ricoveri in ospedale: la famiglia chiede chiarezza
Il drammatico caso di Olivia Harlow
Accusando forti mal di testa e vista offuscata, Olivia Harlow, una giovane australiana di 25 anni già madre di una bambina di 4 anni e incinta di 34 settimane, si è recata in ospedale. I medici l’hanno dimessa con il consiglio di riposare.
Dopo tre settimane, Olivia è morta, otto giorni dopo la bambina che portava in grembo. La sua famiglia, a partire dal compagno Ryan Stephenson, ora chiede spiegazioni. La sua storia è stata riportata in esclusiva dal Daily Mail. Olivia era andata al Royal Brisbane Hospital con sintomi preoccupanti, ma tutti gli esami iniziali sono risultati negativi. Due settimane dopo, si è accorta che il feto non si muoveva più, così è tornata al pronto soccorso. Il 16 giugno è stata fatta una scansione che ha rivelato la morte della bambina. “Hanno fatto una scansione, la piccola era morta”, ha detto Stefanie Harlow, cognata di Olivia, al Daily Mail Australia.
Le indagini e il lutto della famiglia
Dopo il parto, Olivia è rimasta in ospedale per qualche giorno prima di essere dimessa con un “certificato di salute”. Pochi giorni dopo, è tornata in pronto soccorso lamentando forti mal di testa. “I dottori hanno esaminato la scansione fatta due settimane prima, hanno detto che non c’era nulla di preoccupante e che probabilmente era ancora stressata per quello che aveva passato. Così l’hanno rimandata a casa”, ha spiegato Stefanie Harlow. Il giorno successivo, Olivia è stata trovata priva di sensi dal suo compagno. Ricoverata nuovamente, una TAC ha rivelato la presenza di grosse masse tumorali nel cervello. “Ce n’era una enorme nella parte posteriore della testa, che aveva quasi le dimensioni di due palline da golf”. Poco dopo, Olivia è stata dichiarata cerebralmente morta e il 24 giugno la famiglia ha deciso di staccare la macchina che la teneva in vita. “Siamo perplessi sul motivo per cui è stata allontanata così tante volte dall’ospedale e nessuno ha fatto nulla. Abbiamo la sensazione che non sia stato fatto quello che avrebbero dovuto”, ha detto Stefanie Harlow. “Abbiamo interrogato i medici e hanno detto che non riescono a spiegarlo. In 26 giorni non ha avuto nulla che potesse far pensare a questo tragico epilogo. La prima scansione che hanno eseguito era a bassa radiazione, quindi non era di grande qualità, ma avrebbe dovuto comunque mostrare qualcosa”.