Madre e figlia costrette a dormire in stazione: la solidarietà degli agenti della Polizia Ferroviaria
Una giovane madre, arrivata a Terni da Roma, ha vissuto una notte di grande difficoltà insieme alla sua bambina di due anni. La donna, che doveva essere ospitata da un conoscente, è rimasta senza un luogo dove andare quando il contatto non si è presentato alla stazione e non ha risposto alle sue chiamate. Costretta a cercare un rifugio di fortuna, ha passato la notte abbracciata alla sua bambina su un giaciglio improvvisato vicino alle banchine e alle rotaie della stazione ferroviaria.
Durante uno dei consueti controlli, alcuni agenti della Polizia Ferroviaria hanno notato la madre e la figlia e si sono avvicinati per offrire loro soccorso. La donna ha spiegato la sua situazione agli agenti, raccontando di essere arrivata in treno da Roma e di essersi trovata senza alcun supporto una volta scesa alla stazione. In un bigliettino consegnato agli agenti, la madre ha scritto: “Hmmmm questa vita non è facile o mio Dio Potresti immaginare che ho dormito fuori dalla Stazione Ferroviaria”.
Gli agenti della Polizia Ferroviaria, dopo aver trovato madre e figlia, le hanno subito soccorse, offrendo loro cibo e bevande. Hanno continuato i loro controlli di rito, ma nel frattempo si sono attivati per trovare una soluzione immediata. Grazie alla loro tempestività, sono riusciti a trovare un alloggio per la notte successiva presso un’associazione di volontariato della zona. L’associazione ha accolto la madre e la bambina, offrendo loro un tetto sicuro.
Oltre a fornire un riparo temporaneo, l’associazione sta aiutando la madre a trovare un impiego. Sono in corso colloqui di lavoro con alcune aziende locali per garantire una stabilità economica alla donna e alla sua bambina. Questa storia di solidarietà mette in luce l’importanza del supporto comunitario e del ruolo delle forze dell’ordine nel fornire assistenza in situazioni di emergenza, restituendo speranza a chi si trova in difficoltà.