San Siro scosso dall’energia di Taylor Swift: l’era della popstar conquista Milano
Se ci fossero stati dubbi, ieri sera a San Siro li ha dissipati: è l’era di Taylor Swift. Al suo ingresso al Meazza, lo stadio ha tremato, e non solo in senso figurato. Durante il recente concerto di Zurigo, il Servizio sismico svizzero aveva rilevato vibrazioni sismiche percepibili fino a sei chilometri di distanza. Un piccolo terremoto, proprio come quello scatenato oggi dall’energia dei ‘swifties’, cui è bastato un «ciao» in italiano per liberare un entusiasmo accumulato in 13 anni. Tanto tempo è passato dall’ultima visita di Taylor Swift nel nostro Paese, e i fan hanno avuto modo di prepararsi con balli, braccialetti, ‘fan action’ a sorpresa e cori dall’inizio dello show.
Gli ‘swifties’, arrivati da tutto il mondo, si sono accampati per giorni davanti allo stadio, sfidando le intemperie e spendendo cifre folli. Ma ogni sacrificio è stato ripagato questa sera, con uno spettacolo di tre ore e mezza che ha ripercorso le molteplici ere di questa incredibile 34enne della Pennsylvania. Dopo l’esibizione dei Paramore, un orologio ha scandito il conto alla rovescia fino a quando, sulle note di Miss Americana, Taylor Swift è apparsa circondata da ballerini con ali giganti. Salutando in italiano, ha chiesto al pubblico se conoscesse le parole delle sue canzoni. «Sono felice di essere finalmente a Milano» ha detto, indossando un body scintillante e stivali alti, prima di aggiungere che questa serata la fa sentire «so powerful». Il pubblico, composto da 65.000 fan, è andato in delirio quando ha iniziato a cantare brani dall’era Lover, come ‘Cruel Summer’ e ‘You Need to Calm Down’.
Ieri, un semplice post su Instagram in cui esprimeva l’ansia di suonare finalmente a Milano aveva già alzato l’attesa dei fan, molti dei quali avevano acquistato i biglietti un anno fa. Durante il live, i fan hanno alzato al cielo migliaia di cartelli con scritto ‘We are enchanted to meet you after 13 years’.
I fan hanno organizzato diverse ‘fan actions’ sui social nelle settimane precedenti il concerto, tra cui body ricoperti di lustrini fatti a mano che citano gli outfit di Taylor, e braccialetti dell’amicizia da scambiare con altri ‘swifties’. Questo simbolo di sorellanza musicale è uno dei segreti del successo della popstar americana, capace di parlare direttamente al cuore dei suoi ascoltatori. Ma oltre al rapporto con la fanbase, stasera a San Siro è apparso chiaro anche ai non ‘swifties’ il ‘più’ indefinibile che ha fatto di questa ragazza della Pennsylvania una cantautrice da record. La ‘swift economy’ porta benefici economici significativi alle città che ospitano il suo tour, come Milano, dove Confcommercio ha stimato un indotto di 180 milioni di euro per i suoi sold out.