Un bracciante agricolo di 42 anni è morto mentre lavorava a Strongoli, nel crotonese, il 18 luglio 2024.
Oggi, giovedì 18 luglio 2024, un bracciante agricolo di 42 anni, di nazionalità rumena e residente a Crosia in provincia di Cosenza, è deceduto poco prima di mezzogiorno mentre stava lavorando in un terreno di proprietà di un’azienda di Strongoli, in contrada Santa Focà, nel crotonese.
L’uomo, sposato e padre di un figlio, era regolarmente assunto dall’azienda e stava svolgendo un turno di lavoro compatibile con l’ordinanza del presidente della Regione Calabria che vieta il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle 12:30 alle 16:00 dal 15 luglio al 31 agosto 2024 sull’intero territorio regionale.
Il bracciante ha accusato un malore ed è deceduto nonostante i tentativi di soccorso. Attualmente sono in corso accertamenti medico legali per stabilire se la causa della morte sia stata un colpo di calore.
Questi accertamenti sono condotti dal personale del Servizio di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spisal) dell’Asp di Crotone e dai carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, in collaborazione con l’autorità giudiziaria.
La Procura della Repubblica di Crotone sta valutando se disporre l’autopsia sulla salma del bracciante.