Tumore alla prostata, i dongiovanni corrono meno pericoli
Un gruppo di ricercatori canadesi ha portato a termine un interessante studio su uno dei tumori più frequenti che colpisce l’uomo.
Il tumore alla prostata si manifesta, infatti, ogni anno in Italia a 18.500 uomini.
Il carcinoma prostatico colpisce gli uomini che hanno superato i quarant’anni di età.
L’uomo, dopo i quarant’anni, per cercare di prevenire l’insorgenza di patologie prostatiche, dovrebbe sottoporsi periodicamente ad una visita urologica e per tenere sotto controllo il valore del PSA, agli esami del sangue.
Lo studio portato a termine dal team di medici canadesi della Università di Montreal ha evidenziato che l’uomo, che è un dongiovanni ed ha conquistato molte donne, ha meno possibilità di contrarre il tumore alla prostata.
Secondo il risultato delle ricerca del team di medici dell’università di Montreal l’uomo che ha una vita passionale intensa diminuisce di un terzo la possibilità di contrarre il tumore alla prostata.
I ricercatori hanno anche potuto stabile che gli uomini che hanno amato più di 20 donne hanno il 28% di possibilità in meno di essere colpiti dal tumore alla prostata.
I latin lover hanno anche il 19% di possibilità in meno che si manifesti un tumore alla prostata molto aggressivo.
Lo studio dei ricercatori canadesi è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica “Cancer Epidemiology”.
La ricerca portata a termine dai medici dell’università di Montreal è il primo studio condotto rapportando l’attività passionale di un uomo all’insorgenza del carcinoma prostatico.
Il dottor Marie-Elise Parent che è stata al capo dell’equipe che ha svolto questo importante studio ha così commentato i risultati della ricerca: “E’ possibile che avere più partner femminili, il cui effetto protettivo contro il cancro alla prostata è già stato osservato in studi precedenti”.
Lo studio è stato condotto analizzando la vita sentimentale di 3 mila pazienti.
I ricercatori hanno sottoposto i pazienti a numerosi test sulle loro conquiste amorose ed il risultato è stato molto sorprendente.
Lo studio ha potuto determinare che gli uomini che avevano una vita sentimentale più intensa sono stati colpiti in misura minore dal tumore alla prostata.
La ricerca ha determinato anche che il paziente che aveva già un suo parente al quale era stato riscontrato il cancro alla prostata avevano il doppio delle possibilità di poter contrare il carcinoma prostatico.
Lo studio ha stabilito che invece agli omosessuali che hanno una vita sentimentale intensa il rischio di contrarre il tumore alla prostata aumenta del doppio.