Genitori infastiditi per la chiamata notturna della polizia: il caso di Monza
A Monza, i genitori di un ragazzo minorenne sono rimasti infastiditi quando sono stati svegliati nel cuore della notte dagli agenti di polizia locale, che pochi minuti prima avevano fermato il loro figlio. Invece di ringraziare e correre dagli agenti, i due adulti si sono lamentati per essere stati disturbati.
L’episodio è avvenuto al comando di via Marsala ed è stato rivelato dall’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia al quotidiano Monza Today. Questo tipo di comportamento non è un caso isolato: spesso i ragazzi, sempre più giovani, vengono fermati per attività di microcriminalità o per coinvolgimento con la droga.
Moccia ha espresso preoccupazione e rammarico per l’atteggiamento di alcuni genitori, sottolineando che “non è la prima volta che quando la sera o la notte gli agenti fermano minorenni coinvolti in aggressioni, rapine, atti di vandalismo e portati al comando allertano i genitori dall’altra parte della cornetta non ci sono persone allarmate da quanto accaduto, ma infastidite perché disturbate”.
I giovani coinvolti in atti di microcriminalità e vandalismo, sebbene siano una minoranza, rappresentano un problema crescente a Monza.
Gli episodi includono rapine di cellulari o orologi ai danni di coetanei e danni ai parchi pubblici. Per affrontare questo fenomeno, l’assessore Moccia ha spiegato che i controlli sono stati intensificati “proprio per cercare di arginare il disagio giovanile”.
Gli autori di questi gesti provengono da un “microcosmo di ragazzini italiani e stranieri, che vengono anche da fuori città e agiscono nel centro storico”. I controlli continueranno per tutta l’estate nel tentativo di ridurre questi comportamenti problematici.