Isole Eolie, risorge dal mare il grande porto romano di Lipari

Una grande scoperta è avvenuta in questi giorni alle Isole Eolie dove sono stati ritrovati i reperti archeologici dell’antico porto dell’impero romano.

La sensazionale scoperta è avvenuta in seguito alle ricerche avvenute per la campagna “Archeolie 2014”.

In questa nuova campagna archeologica, che si sta coinvolgendo le isole Eolie, gli archeologi stano utilizzando i più moderni dispositivi tecnologici  come il “Side-Scan Sonar”.

Il direttore delle ricerche delle Isole Eolie è il professor Sebastiano Tusa ha così commentato la sensazionale scoperta: “La scoperta è semplicemente straordinaria e rarissima. Questa scoperta è in grado di aggiungere altri significativi elementi a quel che si conosce della civiltà millenaria eoliana, quindi non deve essere sacrificata o soffocata per realizzare, in quello spazio archeologico, un megaporto privato che, una volta sorto, massacrerebbe definitivamente un sito archeologico subacqueo d’importanza universale. Questo è un patrimonio archeologico impensabile e che va assolutamente tutelato”.


Il resti del grande porto romano sono stati ritrovati a soli 13 metri di profondità nell’area dove sorge l’attuale porto di Lipari.

In questi giorni nell’area dove era situato l’antico porto romano che fungeva da scalo per le navi in arrivo ed in partenza dall’Africa vi saranno dei nuovi scavi nel tentativo di riportare alla luce nuovi reperti archeologici di notevole importanza storica.

Gli archeologi stanno studiando anche in che epoca vi è stato l’inabissamento dell’antico porto romano e quando effettivamente è avvenuta la costruzione della grande infrastruttura.

Il piccolo porto di Lipari attualmente serve per l’attracco dei traghetti provenienti dalla terra ferma in particolare da il porto di Milazzo in Sicilia.

Gli scavi archeologici, che avvengono nel mare antistante l’isola di Lipari, sono svolti utilizzando i finanziamenti dei Por 2014-2020.

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Lorenzo Costantino