Cena con un’amica in un ristorante di pesce, torna a casa e viene ritrovata senza vita dalla madre, Giuliana aveva 40 anni
Medico e infermiere indagati per la morte di Giuliana Faraci
Un medico e un infermiere sono stati iscritti nel registro degli indagati nell’ambito dell’indagine per omicidio colposo avviata dalla Procura di Patti per fare luce sulla morte di Giuliana Faraci, una donna di 40 anni di Sant’Agata di Militello, trovata senza vita dalla madre il 22 luglio. La donna aveva cenato in un ristorante di pesce nel messinese poco prima del tragico evento.
L’accusa di omicidio colposo è stata mossa contro i due sanitari: l’infermiere le ha somministrato un’iniezione dopo il malore, mentre il medico del pronto soccorso ha rifiutato di ricoverarla nonostante le richieste insistenti della famiglia e della stessa Giuliana.
Il pubblico ministero Andrea Apollonio, sotto la supervisione del procuratore capo Angelo Cavallo, sta continuando le indagini. Si attende l’esito dell’autopsia eseguita dal medico legale Ventura Spagnolo e dal consulente di parte della famiglia, il dottor Nino Bondì. Attualmente, la salma è sotto sequestro presso l’ospedale di Patti.
La sera di venerdì 19 luglio, Giuliana Faraci aveva cenato con delle amiche in un ristorante, consumando spaghetti a base di pesce. Qualche ora dopo, ha iniziato a manifestare sintomi come febbre alta, diarrea e vomito. Secondo quanto riferito dai familiari, Giuliana ha chiesto di essere portata in ospedale, richiesta sostenuta anche dalla madre che la stava assistendo.
I sanitari sono arrivati a casa della donna, a Sant’Agata di Militello, intorno alle 17. Gli esami diagnostici e i parametri vitali sembravano nella norma. Nonostante le sia stata somministrata una flebo, Giuliana ha continuato a chiedere di essere portata in ospedale, ma la richiesta è stata respinta. I sanitari le hanno consigliato di richiamarli in caso di necessità. Purtroppo, non ce n’è stato il tempo.