Angela Carini si ritira contro Imane Khelif: polemiche sul match olimpico
Angela Carini ha deciso di ritirarsi dal match olimpico contro l’atleta algerina Imane Khelif, consegnando praticamente la vittoria alla sua avversaria. La sfida, valida per la categoria -66 kg, ha suscitato grande attenzione mediatica e polemiche a causa della controversa partecipazione di Khelif, esclusa dagli ultimi Mondiali per livelli di testosterone troppo alti, ma ammessa alle Olimpiadi di Parigi dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO).
La decisione di Angela Carini è arrivata dopo aver subito un solo colpo dall’avversaria algerina. Il match è durato solo pochi secondi prima che Carini, colpita duramente, decidesse di abbandonare. L’atleta italiana, visibilmente delusa e scossa, ha scelto di non continuare il combattimento, lasciando così la vittoria a Imane Khelif.
Le polemiche intorno a questo incontro erano già iniziate giorni prima, con molte discussioni sulla partecipazione di Khelif alle Olimpiadi, nonostante la sua esclusione dai Mondiali di boxe a causa di livelli di testosterone superiori alla norma. Tuttavia, il CIO ha confermato che l’atleta rispetta tutti i requisiti legati al genere, consentendole di competere nei giochi olimpici.
Angela Carini aveva espresso la sua determinazione il giorno prima dell’incontro, affermando: “Io devo adeguarmi a quello che ha deciso il CIO, quindi domani andrò sul ring e darò tutta me stessa”. Tuttavia, la realtà del combattimento si è rivelata più complessa, portando l’atleta a ritirarsi dopo aver subito il primo colpo.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato il ritiro di Carini, esprimendo rammarico per la sua decisione: “Mi dispiace ancora di più che Angela Carini si sia ritirata dal match contro l’atleta algerina Imane Khelif. Mi ero emozionata ieri quando lei ha scritto ‘Combatterò’ perché in queste cose sicuramente contano la dedizione, la testa e il carattere, però poi conta anche poter competere ad armi pari”.
Il noto giornalista Enrico Mentana ha anche commentato la situazione, sottolineando la necessità di superare le polemiche politiche e mediatiche per affrontare la questione con maggiore serietà: “Nonostante le odiosissime strumentalizzazioni, il caso della pugile algerina qualche serio problema lo pone, visto il match (poche decine di secondi) con la nostra Carini. Dividersi in destra e sinistra, o tra omofobi e non, ci fa fare poca strada nell’analisi”.