Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, è stato chiarissimo nessun soldato americano di stazza nella base militare di Vicenza, in caso di contagio di Ebola, sarà curato in Italia.
Molte erano state le polemiche nel mondo sia politico che civile sulla possibilità che i militari americani in isolamento nella base di Vicenza potessero essere curati, nel caso fosse stato accertato che alcuni di loro avessero contratto il virus di Ebola, presso il plesso ospedaliero di “San Bartolo” della cittadina veneta.
Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha fugato qualsiasi dubbio affermando che, gli eventuali soldati americani della base militare di Vicenza contagiati da ebola, saranno immediatamente trasferiti con un apposito aereo negli Stati Uniti d’America dove riceveranno le opportune cure.
Sono in tutto 22 i militari in isolamento nella base militare “Del Din” di Vicenza.
Un generale e 21 soldati che sono tornati nella base americana di Vicenza dopo essere stai in missione in Liberia una delle nazioni più colpite dal virus ebola.
Attualmente i 22 militari sono in quarantena.
A cercare di rasserenare gli animi dei cittadini di Vicenza ci ha provato il sindaco della città veneta, Achille Variati, dichiarando che: “Il Prefetto e le autorità militari americane mi hanno assicurato che tutti i militari tornati dall’Africa sono sani. Nessuno di loro presenta i sintomi dell’ebola. Tutti sono comunque costantemente monitorati, come stabilito dal rigido protocollo ministeriale”.
Il primo a ribellarsi, dopo alcuni giorni di indecisioni da parte del governo sulla posizione da prendere sui soldati americani in quarantena, è stato il governatore del Veneto Luca Zaia rilasciando le seguenti dichiarazioni: “Ho scritto al presidente del Consiglio e all’ambasciatore americano in Italia per sapere quali misure s’intendono prendere per evitare la quarantena dei militari statunitensi a Vicenza. Confermo la mia vicinanza ed amicizia agli Usa, ma questo non prescinde dal dire no quando si pensa che una cosa sia sbagliata. Tra amici lo si fa. E penso sia sbagliato far fare la quarantena in Veneto a chi è stato in Liberia”.
La risposta al governatore veneto non è tardata ad arrivare.
Il ministro della salute Beatrice Lorenzin, alla Camera, durante un suo intervento su eterologa, Alzheimer ed ebola, ha affermato che: “Un eventuale caso di contagio da Ebola di un militare americano rientrato dall’Africa, non verrà affrontato a Vicenza. La base è extraterritoriale e il transito è dalla base direttamente negli Usa”.
I soldati americani in isolamento potranno ritenersi salvi da qualsiasi contagio solo dopo il periodo di quarantena che terminerà il prossimo 21 novembre.