Dimentica il computer nel taxi, il tassista: “Te lo restituisco se mi dai 200,00 euro”, la donna si presenta all’incontro con poliziotti in borghese
Una videomaker perde il suo computer su un taxi a Roma e finisce per denunciare il tassista per tentata estorsione dopo un tentativo di recupero del suo materiale.
Il viaggio in taxi e la scoperta dell’oggetto smarrito
Il 28 luglio scorso, una videomaker aveva appena terminato un viaggio di lavoro quando ha preso un taxi dalla stazione Termini a San Lorenzo per incontrare alcuni amici. La professionista, ancora con il pensiero sul lavoro, scese dall’auto senza accorgersi di aver lasciato sul sedile posteriore il suo prezioso equipaggiamento: un computer portatile e un hard-disk esterno, strumenti essenziali per il suo mestiere. Rientrata in casa, si è accorta della dimenticanza ma ormai il taxi era già sparito. Cercando disperatamente di rimediare al suo errore, ha provato a contattare la centrale dei taxi, ma senza successo, non riuscendo a rintracciare l’autista. Sperando in un colpo di fortuna, il giorno successivo si è recata nuovamente a Termini con la speranza di trovare il tassista o qualcuno dei suoi colleghi che potesse aiutarla.
L’incontro con il tassista
Con il passare delle ore, la videomaker ha riconosciuto il tassista che aveva guidato l’auto la sera precedente. Avvicinatasi per spiegare la situazione, il tassista romano, un trentenne con regolare licenza e dipendente di una nota cooperativa di taxi, inizialmente ha evitato il confronto. Determinata a recuperare i suoi beni, la videomaker è arrivata al punto di pagargli una corsa a vuoto pur di parlare con lui. Il tassista, dopo l’insistenza della donna, ha finalmente ammesso di avere l’attrezzatura. Tuttavia, per restituirla, ha preteso un compenso di 200 euro, giustificando la richiesta con la necessità di dover recuperare il materiale da un magazzino fuori Roma sul litorale.
L’intervento dei carabinieri
La richiesta del tassista ha insospettito la videomaker, consapevole del fatto che gli oggetti smarriti sui taxi dovrebbero essere riportati alla centrale, facilitando così il recupero da parte dei proprietari legittimi. Diffidente, ha comunque accettato di pagare per il “disturbo” ma ha deciso di avvisare i carabinieri della compagnia Trastevere. In collaborazione con le forze dell’ordine, è stato pianificato un incontro tra la videomaker e il tassista presso un hotel di Trastevere. Quando la donna si è presentata per l’incontro, era accompagnata da quattro carabinieri in borghese, pronti a intervenire. La videomaker ha quindi denunciato il tassista per tentata estorsione, mettendo in evidenza le strane circostanze del recupero. La vicenda, che avrebbe potuto risolversi facilmente, ha sollevato dubbi sulla condotta del tassista, il quale ora rischia di affrontare conseguenze legali.