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Le prime dichiarazioni di Gianmarco Tamberi dopo la qualifica alle finale del 10 agosto

Gianmarco Tamberi si qualifica per la finale dopo una gara difficile, mentre il suo amico-rivale Mutaz Barshim supera il turno nonostante un crampo.

Gianmarco Tamberi è riuscito a ottenere la qualificazione per la finale del salto in alto, proprio come il suo amico Marcell Jacobs, nonostante una performance iniziale meno convincente. Non è riuscito a superare la quota di 2,29 metri e ha commesso tre errori significativi a 2,27 metri. Tuttavia, le misure superate nei primi tentativi gli hanno permesso di rimanere tra i finalisti, superando altri atleti che avevano commesso errori simili.

Anche il suo amico e rivale, Mutaz Barshim, è avanzato. Durante il suo primo tentativo a 2,27 metri, Barshim si è fermato a causa di un crampo al polpaccio sinistro. Tamberi, con spirito sportivo, lo ha assistito, cercando di capire come potesse aiutarlo. Nonostante il contrattempo, Barshim ha superato l’altezza al secondo tentativo.

Dichiarazioni di Tamberi

Tamberi ha commentato la gara, affermando: “Barshim ha avuto un crampo nella prima prova, capita, sarà un po’ di stanchezza, tensione, faceva anche freddo questa mattina, poi è venuto fuori il sole. Lui comunque 2,27 li ha fatti, io no, e in finale salterà, non devo pensare ai problemi degli altri”. Ha anche espresso gratitudine per il supporto ricevuto: “Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine, non mi aspettavo così tanto affetto e sostegno dagli italiani. Lavoro da anni per questo momento, ci sono arrivato così, con quel che ho passato nell’ultimo mese, e non è questo che speravo”. Tamberi ha poi condiviso le sue difficoltà personali: “Sapevo che sarebbe stata la gara più dura della mia vita, perché tre giorni fa ero in ospedale con la febbre a 38°: ho sempre subito, non avevo energie da sprecare, a 2,27 la gamba non teneva. Sarà tutto diverso in finale, voglio farvi impazzire come tre anni fa a Tokyo”.

Preparazione per la Finale

Nonostante non fosse al massimo della forma, Tamberi ha conquistato lo Stade de France. Indossando i pantaloni della tuta nel primo tentativo riuscito a 2,20 metri, il campione olimpico, mondiale ed europeo ha cercato di coinvolgere il pubblico, richiamando l’applauso per farsi incoraggiare. Lo stadio parigino ha risposto positivamente, creando un’atmosfera carica di energia in vista della finale di sabato 10, alle 19:10. Tamberi aveva promesso: “Scenderò in pedana qualsiasi cosa accada, al 100%”. Anche se le sue condizioni fisiche destavano preoccupazioni per la sua magrezza e evidente affaticamento, è riuscito a mantenere la parola data.

Durante il primo salto a 2,20 metri, Tamberi è caduto sul materasso, apparendo esausto. Tuttavia, al tentativo successivo si è mostrato più reattivo, esprimendo la sua determinazione con urla e gesti enfatici, nonostante non fosse in grado di raggiungere i 2,27 metri che gli permisero di vincere l’oro a Roma di fronte al Presidente Mattarella. Sicuro della qualificazione, si è rifugiato nella sua tuta con il cappuccio, per poi dedicarsi a salutare il pubblico e abbracciare sua moglie Chiara e il suo team.

L’altro azzurro qualificato, Stefano Sottile, ha commentato: “Non l’ho visto molto bene al Villaggio, ma sappiamo tutti come lui reagisce a certe situazioni”.