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Darren Cahill difende Jannik Sinner: “Non farebbe mai una cosa del genere intenzionalmente”

Darren Cahill, uno dei due allenatori di Jannik Sinner, è intervenuto pubblicamente per difendere il suo giocatore dopo le accuse di doping, sottolineando la sua innocenza e la sfortuna che ha caratterizzato l’intera vicenda.

Cahill e il caso di doping: Jannik Sinner dichiarato innocente

Il supercoach australiano Darren Cahill ha rotto il silenzio riguardo al caso di positività al Clostebol che ha coinvolto il suo allievo Jannik Sinner. Il tennista italiano, numero uno al mondo, è stato prosciolto dalle accuse dal tribunale indipendente, che ha confermato la sua innocenza. Secondo la ricostruzione dei fatti, il fisioterapista Giacomo Naldi avrebbe utilizzato uno spray contenente la sostanza proibita, contaminando accidentalmente Sinner durante un trattamento. Cahill ha affermato con fermezza: “Jannik non farebbe mai una cosa del genere intenzionalmente”. La vicenda è stata definita dal coach come una situazione sfortunata per Sinner, che ora spera di lasciarsi tutto alle spalle e concentrarsi sul miglioramento delle sue prestazioni in campo.

La breve squalifica e il ritorno di Sinner in campo: Cahill spiega

Intervistato da ESPN, Cahill ha spiegato le circostanze che hanno permesso a Sinner di tornare a giocare subito dopo la breve squalifica provvisoria.

A differenza di altri casi simili, il tennista italiano ha potuto competere di nuovo poiché l’incidente era avvenuto nello stesso luogo in cui è stata chiarita la situazione con lo spray contaminante.

Questa rapida risoluzione ha evitato una lunga assenza dai campi da gioco per Sinner, che era già stato provato fisicamente e mentalmente da una serie di eventi sfortunati, inclusa la tonsillite che gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi.

Cahill riflette sui mesi difficili di Sinner

Cahill ha colto l’occasione per parlare dei difficili mesi trascorsi da Sinner durante l’indagine, sottolineando come la pressione e le preoccupazioni lo abbiano logorato fisicamente e mentalmente.

Nonostante tutto, il coach si è detto sollevato che la vicenda si sia conclusa senza alcuna squalifica, permettendo a Sinner di riprendere la sua carriera con rinnovato entusiasmo. “Non stiamo cercando di alimentare tristezza,” ha aggiunto Cahill, “siamo solo grati che non ci sia stata alcuna squalifica e che ora possa concentrarsi sul futuro”.