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Paralimpiadi di Parigi: ex campionessa olimpica diretta su Valentina Petrillo “E’ un uomo e si vede”

Valentina Petrillo, atleta transgender di 51 anni, è stata eliminata nelle semifinali dei 400 metri alle Paralimpiadi di Parigi, ma rimane nel mirino delle critiche.

La prestazione di Petrillo e le polemiche

Lunedì sera, Valentina Petrillo, 51enne atleta transgender napoletana, ha partecipato alle semifinali dei 400 metri – categoria T12 per atleti con disabilità visive – alle Paralimpiadi di Parigi. Nonostante abbia migliorato il record italiano con un tempo di 57″58, non è riuscita a qualificarsi per la finale.

Tuttavia, la sua partecipazione alle competizioni femminili continua a sollevare un acceso dibattito, in particolare a causa del fatto che è la prima donna transgender nella storia delle Paralimpiadi.

Le critiche contro Petrillo sono state particolarmente feroci, con figure di spicco come l’ex medaglia d’argento olimpica britannica Sharron Davies e l’autrice di Harry Potter J.K. Rowling che hanno espresso pubblicamente la loro opposizione. Davies, ad esempio, ha paragonato Petrillo a Lance Armstrong, suggerendo che l’atleta italiana avrebbe un “enorme vantaggio” rispetto alle sue avversarie.

La scrittrice Rowling ha usato toni simili, criticando la partecipazione di Petrillo come contraria ai valori dello sport.

La risposta di Petrillo e la legittimità della sua partecipazione

Valentina Petrillo, da parte sua, continua a gareggiare forte della legittimità riconosciutale dal regolamento della World Para Athletics, che adotta una posizione più inclusiva rispetto a quella della World Athletics. Petrillo ha dichiarato di correre “da donna” e di combattere contro i pregiudizi e le discriminazioni che colpiscono le persone transgender.

Ha espresso il desiderio che il suo esempio possa contribuire a normalizzare le diversità, sottolineando che non bisogna avere paura delle persone come lei.

Nonostante l’eliminazione nei 400 metri, Petrillo sarà di nuovo in pista venerdì prossimo per la gara dei 200 metri, determinata a continuare il suo percorso sportivo e personale, nonostante le critiche che continua a ricevere.