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Paderno Dugnano: L’ultimo saluto al piccolo Lorenzo, 12enne ucciso dal fratello 17enne, “Ora vola in alto più che puoi”

L’intera comunità si è stretta attorno ai familiari e amici per salutare Fabio, Daniela e il piccolo Lorenzo, uccisi nella tragedia familiare di Paderno Dugnano.

Un lungo applauso e palloncini in cielo

Un lunghissimo applauso ha accompagnato l’uscita dei feretri di Fabio, Daniela e del loro figlio Lorenzo, di soli 12 anni, dalla chiesa di Santa Maria Nascente a Paderno Dugnano.

I tre sono stati uccisi nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre dal primogenito della famiglia, un ragazzo di 17 anni.

All’esterno della chiesa, il silenzio è stato rotto dalle note di un brano di Ennio Morricone, suonato al trombone da un giovane membro della banda musicale cittadina.

Un gruppo di bambini, amici e compagni di classe di Lorenzo, ha liberato decine di palloncini azzurri in cielo, tra applausi e messaggi affettuosi. Su uno dei palloncini si leggeva: “Ciao Lorenzo, vola più in alto che puoi. Mi mancherai”.

L’omelia di Delpini: “Un inno alla vita”

Durante l’omelia, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha immaginato il dialogo tra Dio e il piccolo Lorenzo all’arrivo in paradiso.

“Mi immagino che accogliendo Lorenzo il Signore Dio gli abbia detto: ‘Perché sei qui, così giovane? Da dove vieni? Che cosa sono queste ferite? Che cosa è stato della tua vita?'”, ha esordito Delpini. Proseguendo con un toccante monologo, ha immaginato la risposta del 12enne, spiegando che il fratello maggiore ha messo fine al suo incubo notturno, impedendogli di svegliarsi come al solito spaventato ma salvo. “Mio fratello mi ha impedito di diventare grande e inseguire i miei sogni, ma continuo a vivere nella gloria della tua casa”, ha aggiunto l’arcivescovo, immaginando Lorenzo come un inno alla vita e una guida per il fratello rimasto.

L’omelia si è conclusa con parole di speranza, con Lorenzo che promette di stare vicino al fratello, di consolare le sue lacrime e di sperare per entrambi in una nuova pace.